L’accordo siglato oggi presso il ministero del lavoro sul tema del lavoro agile in tutto il sistema privato è un vero punto di svolta per diversi motivi: contribuirà a nuovi modelli di organizzazione del lavoro, a maggiore produttività, a maggior benessere lavorativo, alla parità di genere e a nuovi modelli di convivenza. E lo fa trovando un punto di equilibrio tra tutte le organizzazioni sindacali e datoriali, fornendo linee guida per regolamentare il lavoro agile in maniera adattabile alle singole realtà lavorative.
Un accordo quadro “leggero”, come quello siglato, è la strada più adatta, per orientare la contrattazione collettiva e non sostituirsi ad essa, tenendo insieme opportunità e tutele per i lavoratori e miglioramento della produttività.
Accordo “leggero” non significa tuttavia che sia di deboli contenuti, è anzi vero il contrario. Il testo infatti recepisce, nel complesso, le richieste della Cisl. In particolare apprezziamo:
Infine è positivo che il testo preveda un incentivo pubblico destinato alle sole aziende che regolamentino il lavoro agile con accordo collettivo in attuazione di questo testo e che ne prevedano un utilizzo equilibrato tra lavoratrici e lavoratori, un punto su cui la Cisl ha insistito dall’inizio per contribuire ad una diffusione del lavoro agile con modalità corrette
Per il sindacato è una nuova sfida, che richiede capacità contrattuali totalmente innovative, molte ancora da immaginare e costruire, a partire dalle molte intese già siglate in diverse aziende e settori.
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Fonte: cisl.it