Mobilitazione? Adesso serve responsabilità, così Roberto Benaglia segretario generale della Fim Cisl – nell’intervista al Corriere della Sera oggi sulla proclamazione di sciopero generale per il prossimo 16 dicembre che Cgil e Uil hanno fatto nel tardo pomeriggio di ieri.
Ci sono delle situazioni contraddittorie e particolari dice Benaglia: per esempio, “abbiamo la Fiom che nel gruppo Stellantis firma accordi in alcuni stabilimenti e in altri no. La stessa cosa è capitata in Piaggio quando noi come Fim Cisl abbiamo siglato un accordo , per una serie di assunzioni a tempo determinato, anche lì ci siamo divisi” – Siamo di fronte – attacca Benaglia – “ a una sorta di sindacalismo della convenienza che guarda all’oggi, senza riflettere sulle grandi strategie” – “dopo la dura prova della pandemia serve un sindacato che non sia massimalista e che sia più partecipativo.”
Questa dichiarazione di sciopero per il leader delle tute blu della Cisl “non è un fulmine a ciel sereno, avendo già assistito a questa dinamica nei metalmeccanici” – così facendo si rischia di bruciare il rapporto col governo che ha consentito –sottolinea – “ di spostare l’esito delle scelte di governo su fisco, ammortizzatori social e altre questioni prioritari per i lavoratori”.
Sono due modelli di sindacato diversi chiosa – “bisogna continuare a discutere serenamente per riuscire ad intercettare e farsi carico dei grandi temi emersi con la crisi innescata dalla pandemia” – penso sia molto più importante lavorare ad un’azione strategica e comune per i prossimi anni che portarsi a casa qualche posta della legge di Bilancio – concludendo – lo sciopero generale non è la migliore per rispondere ai grandi cambiamenti.
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Fonte: cisl.it