Si è tenuto oggi l’incontro presso l’unità di crisi della Regione Veneto, tra Fim e Fiom e il Ministero dello Sviluppo Economico, la Regione e i sindaci della città di Venezia e Santa Maria Sala, sulla vertenza Speedline di proprietà della multinazionale svizzera Ronal Group, dopo l’annuncio da parte di Ronal di chiudere il sito di Santa Maria Sala, 600 dipendenti (che arrivano a 800 con l’indotto) entro il 2022 e trasferire la produzione in Polonia.
Un incontro quello di oggi –commenta Matteo Masiero, Segretario generale Fim Cisl Venezia – in cui continua a mancare al tavolo la proprietà del sito veneziano: Ronal. Non possiamo portare avanti una trattativa con soggetti che non hanno capacità decisionale. In Speedline i lavoratori non vogliono ammortizzatori o attendere passivamente, vogliamo insieme trovare una soluzione lavorativa alternativa a Ronal per il sito di Santa Maria Sala, per questo – sottolinea il sindacalista – vogliamo la proprietà al tavolo di trattativa. Serve un’interlocuzione più alta con il Ministero dello Sviluppo Economico per costruire una proposta da fare al gruppo Ronal, che dia un futuro ai lavoratori della Speedline.
Per Ferdinando Uliano Segretario generale della Fim Cisl, quella della Speedline è l’ultima vertenza in ordine di tempo del settore dell’automotive. La transizione energetica, se non accompagnata da politiche serie di sostegno e da un fondo per la decarbonizzazione rischia di lasciare migliaia di lavoratori in mezzo ad una strada, non possiamo permettercelo. Inoltre, quando accaduto alla Speedline – precisa – è l’ennesima dimostrazione della necessità di dotarci di un dispositivo normativo che responsabilizzi socialmente le imprese, come accade in tutt’Europa. Se un’azienda decide di spostare la produzione e chiudere deve lavorare con istituzioni, enti locali e sindacato, per una soluzione lavorativa alternativa.
Intanto domenica 19 dicembre a Santa Maria di Sala (VE) ci sarà una manifestazione con tutte le istituzioni locali e tutte le forze politiche a sostenere l’iniziativa sindacale.
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Fonte: cisl.it