Ieri i positivi ai tamponi anti-Covid sono 20.497 secondo i dati del ministero della Salute. Un balzo in avanti rispetto al giorno precedente (risultati della festività dell’8 dicembre) in cui è registrato un 12.527.
A renderlo noto è il Ministero della Salute.
Il tasso di positività è al 2,86%, in calo rispetto al 4% del giorno prima. Ma il dato è allarmante per un altro motivo: in Italia non si superavano i 20mila contagi dal 3 aprile scorso quando i positivi erano 21.261.
In fascia gialla oltre al Friuli Venezia Giulia si aggiunge anche la Calabria. Con il Ministero della Salute che ha firmato l’ordinanza che entrerà in vigore lunedì 13 dicembre.
Intanto secondo quanto si apprende dal report dell’Istituto superiore della sanità sono attualmente 5 le Regioni classificate a rischio moderato e ad alta probabilità di progressione a rischio alto: si tratta di Abruzzo, Emilia Romagna, Liguria, Marche e Veneto.
Tra queste potrebbe passare in zona gialla già dalla settimana del Natale la Liguria. Il presidente della regione Giovanni Toti ha precisato ieri che “l’unico parametro che ci tiene in zona bianca è il numero di ospedalizzati in media intensità ma il flusso degli ultimi giorni supera i 30 pazienti al giorno su base regionale”.
“Nelle ultime settimane c’è un trend di crescita dell’epidemia, sebbene più in ritardo rispetto agli altri Paesi europei. La circolazione del virus è più elevata nelle zone del nord est del nostro Paese e le fasce di età più colpite sono quelle più giovani sotto i 20 anni e tra i 30 e 49 anni”. Lo ha evidenziato il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro nel suo intervento di ieri.
Resta aggiornato con noi. Unisciti alla nostra pagina Telegram cliccando qui. E’ gratis!
Non hai l’APP di Telegram? Scaricala gratuitamente cliccando qui.
Segui la nostra pagina Facebook facendo clic qui.
RIPRODUZIONE RISERVATA – La riproduzione, su qualsiasi supporto e in qualsiasi forma, dei contenuti del presente articolo in violazione delle norme sul diritto di autore sarà segnalata all’Agcom per la sua immediata rimozione [Delibera n. 680/13/CONS 12/12/2013]