E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto 17 novembre 2021 del Ministero dell’Economia di concerto con il Ministero del lavoro che aggiorna l’indice di perequazione delle pensioni sulla base della variazione percentuale degli indici dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati, senza tabacchi.
La percentuale definitiva della variazione della perequazione delle pensioni per l’anno 2020 è stata confermata pari a 0,0% dal 1 gennaio 2021.
Il valore previsionale dal 1 gennaio 2022 è invece determinato nel +1,7% salvo conguaglio.
Si tratta di una notizia positiva per i pensionati dopo molto tempo, che si accompagna al ripristino dal 2022 del più equo meccanismo di applicazione della rivalutazione delle pensioni per scaglioni di reddito pensionabile sul modello della legge 388/2000, rivendicato da tempo dalla Cisl e dalla Federazione dei Pensionati la cui applicazione è stata per troppi anni posticipata.
Inoltre, la bozza di legge di bilancio in corso di esame in Parlamento contiene, dopo il serrato confronto tra Sindacati e Governo e anche grazie alla capacità propositiva della Cisl, sia misure fiscali positive per i pensionati come l’aumento della no tax area e la riduzione dell’aliquota fiscale per lo scaglione di reddito tra 15.001 € e 28.000 €, sia il significativo incremento del Fondo per la non autosufficienza.
In ogni caso prosegue l’impegno della Cisl e della FNP per migliorare le condizioni dei pensionati, con particolare attenzione alle fasce più deboli, a partire dall’allargamento e incremento la quattordicesima mensilità
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Fonte: cisl.it