Ancora non è stato emanato il decreto legislativo che darà il via libera all’Assegno unico figli che decorre dal 1° marzo 2022 e già arrivano le prime conferme da parte di Inps su tagli agli arretrati.
Ma andiamo per ordine.
Una volta emanato il Decreto legislativo che introduce l’AUF dal 1° marzo 2022 le famiglie avrà l’opportunità di far domanda nei due mesi precedenti.
Si è parlato infatti dell’apertura della procedura Inps per fare domanda già dal 1° gennaio 2022. Quindi a gennaio e febbraio si potrà far domanda – salvo ritardi Inps – per far decorrere l’erogazione dell’AUF da marzo.
Tuttavia secondo quanto dichiarato ieri dal Presidente Inps Pasquale Tridico che è intervenuto in audizione alla Camera dei Deputati, l’Istituto previdenziale non andrà ad erogare le mensilità pregresse se la domanda sarà inviata in un momento successivo.
A riportare la notizia è l’Adnkronos.it che scrive: “L’assegno è riconosciuto a decorrere dal mese successivo a quello di presentazione della domanda. Nel caso in cui sia presentata entro il 30 giugno dell’anno di riferimento, l’assegno è riconosciuto a decorrere dal mese di marzo del medesimo anno. Per i nuovi nati l’assegno unico decorre dal settimo mese di gravidanza”.
Questo significa almeno tre cose:
Dunque la domanda dovrà essere rinnovata ogni anno, allegando il nuovo Isee, a partire dal mese gennaio e fino a giugno per non perdere le mensilità arretrate.
Il Presidente Tridico a proposito dei pagamenti ha anche chiarito che:
“Il nuovo assegno unico per i figli verrà accreditato direttamente sul conto corrente del beneficiario oppure mediante bonifico domiciliato. Fanno eccezione i percettori del Reddito di Cittadinanza i quali ricevono l’importo con le stesse modalità di erogazione del RdC”.
Dunque doppia modalità di pagamento:
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