Detrazioni figli a carico, dal 2022 è addio: buste paga più leggere

A partire dal 1° marzo 2022 tutti i contribuenti che accederanno (occorre la domanda) alla nuova misura dell’Assegno Unico Universale, non potranno più beneficiare della detrazione per figli a carico.

Infatti, l’Assegno Unico Universale, la nuova misura che aiuterà le famiglie con un importo mensile fisso, fino al compimento dei 21 anni dei figli, sostituisce le varie misure di sostegno precedentemente spettanti, come per esempio, la detrazione per figli a carico di cui era possibile beneficiare nella dichiarazione dei redditi.

Ma a quanto ammonta tale beneficio? 
Nella dichiarazione dei redditi era possibile usufruire della detrazione prevista dall’art. 12 del TUIR (testo Unico imposte sui redditi – dpr 917/86). Per quanto riguardava le dichiarazioni dei redditi 2021 (anno di imposta 2020) l’importo per ciascun figlio a carico è stato di 950,00 euro, valore che aumentava in presenza di più figli o di figli con disabilità e in base al reddito da lavoro prodotto.

Tale detrazione è incrementata a:

  • 1.220,00 euro per ciascun figlio di età inferiore a tre anni;
  • 1.350,00 euro per ciascun figlio disabile di età superiore a tre anni;
  • 1.620,00 euro per ciascun figlio disabile di età inferiore a tre anni.

Nel caso in cui i figli a carico fossero più di tre le stesse detrazioni vengono poi aumentate di 200,00 euro per ciascun figlio e pertanto risultavano pari a:

  • 1.150,00 euro per ciascun figlio di età superiore a tre anni;
  • 1.420,00 euro per ciascun figlio di età inferiore a tre anni;
  • 1.550,00 euro per ciascun figlio con disabilità di età superiore a tre anni;
  • 1.820,00 euro per ciascun figlio con disabilità di età inferiore a tre anni.

E’ chiaro che nella maggioranza dei casi, seppur

Sebbene la nuova misura dell’assegno unico sia sostanzialmente vantaggiosa rispetto alla situazione esistente (anche per il meccanismo di salvaguardia previsto dalla norma per i soggetti con Isee fino a 25000 euro) per una parte dei casi non sarà così. Le detrazioni restano comunque in vigore per i figli di età pari o superiore a 21 anni che non hanno diritto all’assegno unico di nuova istituzione.

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