SABAUDIA [LT] – Tutto è partito da un controllo in materia di lavoro sommerso nell’ambito di un’aziende del settore florovivaistico in provincia di Latina eseguito dalla Guardia di Finanza. Dalla punta si è venuto a conoscenza che l’iceberg era molto più grosso fino a riguardare lo sfruttamento di 100 braccianti agricoli indiani.
E’ quanto emerso dalle indagini condotte dalle Fiamme Gialle verso un’azienda di Sabaudia che avrebbe prodotto un illecito da 123 mila euro, anche nei confronti dell’INPS, derivante da attività irregolare e penalmente rilevante come: sfruttamento della manodopera irregolare alla quale si sono aggiunte testimonianze che dimostrano come le condizioni di lavoro a cui erano tenuti fossero disagiate, fino al punto da dover rinunciare al riposo settimanale e alle ferie.
Dall’inchiesta condotta dalla Procura pontina emerge che dall’ottobre 2019 al maggio 2020, i braccianti hanno lavorato in condizioni di totale assoggettamento psicologico del “datore di lavoro”, costantemente provati da un profondo stato di bisogno di mantenere economicamente le famiglie d’origine.
Ecco perchè il giudici hanno chiesto per i due imprenditori il provvedimento cautelare dell’obbligo di dimora mente le indagini proseguono.
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