Il Consiglio dei Ministri ha approvato in via definitiva il 23 dicembre 2021 il decreto legislativo che introduce l’Assegno Unico e Universale per i figli, in attuazione della legge delega conferita al Governo in aprile.
L’Assegno è riconosciuto a tutti i nuclei familiari per ogni figlio minorenne a carico, mentre le le famiglie che sono in attesa della nascita di un figlio il diritto decorre dal settimo mese di gravidanza.
Nei giorni scorsi da parte delle Commissioni parlamentari che avevano esaminato la normativa, erano state segnalato diverse criticità rispetto allo schema di decreto legislativo. Criticità sottolineate anche in un articolo di TuttoLavoro24.it: clicca qui.
Stando a quanto si apprende nel testo definitivo approvato dal Governo, si tiene, almeno in parte, conto di questi aspetti. In particolare tra le principali novità introdotte nel testo è stato previsto per i figli disabili tra 18 e 21 anni, che la maggiorazione viene incrementata da 50 euro mensili a 80 euro mensili.
È stato inoltre previsto che i genitori di figli disabili con più di 21 anni, pur percependo l’assegno, potranno continuare a fruire della detrazione fiscale per figli a carico.
Nel 2022 l’erogazione decorrerà dal 1° marzo per dare tempo ai cittadini, Inps, Caf, e tutti i soggetti coinvolti a vario titolo, di poter produrre l’ISEE. Per avere l’Assegno commisurato sulla base della propria condizione economica e patrimoniale infatti sarà necessario dichiarare l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE per l’appunto).
In attesa di esaminare il testo definitivo del Decreto Legislativo sull’Assegno unico figli, possiamo indicare ai nostri lettori che i requisiti per ottenerlo e gli importi che erano indicati nello schema di Decreto così come approvato dal Governo in prima battuta qualche settimana fa: per approfondire clicca qui.
La domanda per il riconoscimento dell’assegno, che ha validità annuale e va pertanto rinnovata ogni anno, potrà essere presentata a decorrere dal 1° gennaio 2022.
La presentazione della domanda avviene in modalità telematica, muniti di SPID, all’INPS ovvero presso gli istituti di patronato.
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