Decreto Festività, dopo la stretta ristori “immediati”

ROMA – “Ristori immediati”. A chiederlo è il sindacato delle Sale da Ballo, Discoteche e locali similari, dopo la decisione del Governo di chiuderle nuovamente, fino al 31 gennaio 2022.

Si tratta delle decisione presa il 23 dicembre con il Decreto Festività che spinge le aziende a chiudere e i lavoratori ancora in cassa integrazione, peraltro non coperta dalla causale emergenziale ‘Covid19’.

“Chiediamo un incontro urgente con il governo – dichiara Gianni Indino, presidente del Silb (sindacato dei locali da ballo) dell’Emilia-Romagna – per sottoporre alla sua attenzione una serie di richieste, che vanno dai ristori immediati (cosa che in passato non è avvenuta) ai tempi certi di riapertura alla rimodulazione delle tasse che hanno strangolato le nostre imprese”.

Nel frattempo fa sapere che gli associati sono stanchi di essere ormai da anni, i primi a chiudere e gli ultimi a riaprire. “La base dei nostri associati – sottolinea a Ansa.it – chiede un’azione forte nei confronti del governo, una protesta decisa, plateale. Come rappresentanti del settore ci siamo incontrati in questi giorni e abbiamo stabilito un percorso che ci veda impegnati a trovare soluzioni intelligenti, utili e condivise affinché si trovino risposte concrete e immediate”.

E mentre Silb aspetta una convocazione da parte del premier Mario Draghi, con il supporto dell’organizzazione Confcommercio, cui aderisce, e pensa a come far sentire la propria voce, si fanno sempre più concrete le possibilità che il Governo adotti un nuovo Decreto Sostegni già dal prossimo gennaio. Sostegni che i ministri leghisti avevano chiesto in Consiglio dei Ministri proprio nei momenti in cui si adottava il nuovo provvedimento.

E non solo per le aziende chiuse con il Decreto Festività, come le discoteche, ma anche per quelle su cui incideranno pesantemente le nuove regole su Green pass, obbligo di mascherina e annullamento degli eventi pubblici all’aperto. In primis turismo e spettacolo dal vivo. Per conoscere i contenuti dell’ultimo provvedimento per contrastare il Covid clicca qui.

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