Cig Covid, è stop dopo 2 anni. 200mila lavoratori senza copertura: turismo in ginoccio

La pandemia sta bloccando di nuovo turismo e ristorazione, e senza una proroga immediata degli ammortizzatori sociali COVID, stimiamo che dal primo gennaio almeno 200mila lavoratori possano rimanere senza copertura. Particolarmente colpiti il comparto agenzie di viaggio, con il 95% delle imprese con dipendenti in cassa integrazione, e quello alberghiero, soprattutto nelle città d’arte. E le prospettive di rientro al lavoro sono ogni giorno più incerte”.

A lanciare l’allarme è Confesercenti con una nota stampa in cui mette in luce che il rialzo dei contagi – solo ieri 73mila positivi, nuovo record della 4a ondata – e le restrizioni e divieti del Decreto Festività stanno portando al ”crollo del turismo”.

E poi c’è il problema della cassa integrazione Covid19, che la Manovra di Bilancio per il 2022 per la prima volta non rifinanzia dopo circa due anni ininterrotti di trattamento (era il febbraio 2020 quando fu lanciata per la prima volta).

”Avevamo già evidenziato, insieme alle altre associazioni di imprese e ai sindacati dei lavoratori di turismo e ristorazione, – continua la nota – la necessità di prorogare almeno al 30 giugno 2022 il termine degli ammortizzatori sociali di emergenza e delle tutele volte a salvaguardare l’occupazione, attualmente fissato al 31 dicembre 2021. Ma a pochi giorni dalla scadenza, ancora non si conosce se tali misure saranno prorogate e in che termini. Di fronte a questa improvvisa, ed estremamente preoccupante, evoluzione negativa dello scenario, la necessità di intervento è ancora più stringente: bisogna prorogare immediatamente gli ammortizzatori Covid”.

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