Covid, è emergenza reddito e lavoro tra i “peggio retribuiti”: il rapporto

I lavoratori precari, quelli che svolgono mansioni base, quelli che percepiscono i salari più bassi, sono coloro che stanno pagando più amaramente il conto della crisi pandemica.

Lo mette in luce il rapporto ‘Salary Outlook’ realizzato dall’osservatorio JobPricing i cui dati sono commentati dal quotidiano la Repubblica in edicola oggi che mette in rilievo come i dati che parlano di un rialzo dei salari medi, in realtà non fanno altro che nascondere l’emorragia di posti di lavoro tra coloro che sono a basso reddito.

“Il rapporto – scrive il quotidiano romano – scava quindi nelle dinamiche settoriali, di genere e per inquadramento. E mette in luce un paio di ‘falsi positivi’ che svelano le difficoltà del mercato del lavoro tricolore. I salari globali medi degli operai (25.118 euro) crescono infatti dell’1,2%. Dirigenti (11.326), quadri (57.444) e impiegati (31.477) scendono rispettivamente di 2,8, 1 e 0,5 punti percentuali. Ma quella che sembra una riscossa salariale operaia «non indica una crescita generalizzata nelle buste paga dei lavoratori; al contrario sta ad enfatizzare l’uscita dei lavoratori subordinati meno pagati dal mercato». In pratica i peggio retribuiti escono dal mercato e alzano la media”.

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