Proroga NASpI 2022? Tema ‘tabù’ per i sindacati confederali: nessuna richiesta al Governo

La proroga della NASpI per i lavoratori che hanno terminato o stanno per terminare a breve il trattamento di disoccupazione è un argomento tabù.

Lo è per i sindacati confederali Cgil-Cisl-Uil, che anche ieri nel loro appello al Governo hanno dimenticato ancora una volta gli stagionali e tutti coloro che lavorano abitualmente con contratto a tempo determinato, e nei mesi di non lavoro fanno richiesta dell’ammortizzatore sociale all’Inps.

Nessun accenno, neanche indiretto, alla situazione che attraversano migliaia di disoccupati in uscita dalla NASpI per maturato un periodo ‘ridotto’ di trattamento a causa dell’emergenza pandemico-economica, e anch’essi coinvolti dal problema della mancanza di un sostegno al reddito per i primi mesi del 2022 al pari dei lavoratori che andranno in cassa integrazione.

Quest’ultimi sì menzionati dai sindacati nelle richieste indirizzate a Palazzo Chigi, nonostante la Legge di Bilancio sia già intervenuta a loro sostegno, garantendo cassa integrazione nell’ottica universalistica ai dipendenti di tutte le imprese, anche quelle da 1 a 5 dipendenti prima escluse (e comunque coperte con al Cig in deroga).

La proroga NASpI per i percettori che avevano terminato il periodo di tutela è stata una iniziativa messa in campo all’inizio della pandemia, nel 2020, e nei primi mesi del 2021 attraverso l’estensione del Reddito di emergenza a questi lavoratori e l’accesso, poi, ai Bonus onnicomprensivi di 2.400-1.600 euro destinati ai lavoratori stagionali, dello spettacolo, intermittenti. Tuttavia si è trattato di un intervento saltuario e per nulla strutturale.

Diversa è invece l’opinione dell’Associazione Nazionale Lavoratori Stagionali – ANLS che già in tempi non sospetti – era novembre – ha ‘denunciato’ al Ministero del Lavoro e alla politica in generale l’esigenza di prolungare la NASpI per i lavoratori stagionali precari. Senza che però questo appello sia stato accolto nella Manovra di Bilancio 2022, mentre nel dibattito parlamentare arrivavano alcune deboli proposte di proroga NASpI di appena 1 mese poi arenate sugli scranni di Palazzo Madama.

I lavoratori stagionali sono stati ufficialmente dimenticati dal Governo? Almeno in questa fase la risposta non può che essere ’sì’. Posizione del Governo che però è quantomeno da rivedere, quando, già dal prossimo mese di gennaio, secondo quanto si vocifera, potrebbe esserci un nuovo intervento di ristori e sostegni alle categorie più colpiti dalla crisi pandemica, che potrebbe includere per l’appunto anche gli stagionali e i precari.

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