Protocollo per la partecipazione e il confronto sul PNRR

E’ stato sottoscritto il 23 dicembre da CGIL, CISL, UIL e dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri il PROTOCOLLO PER LA PARTECIPAZIONE E IL CONFRONTO NELL’AMBITO DEL PIANO NAZIONALE DI RIPRESA E RESILIENZA.

La CISL esprime soddisfazione per l’importante risultato raggiunto, in quanto il Protocollo nasce dal confronto continuo, fortemente voluto dalla nostra Organizzazione, con la Presidenza stessa, che ha portato a significativi miglioramenti rispetto alla sua impostazione originaria, assicurando alle parti sociali un ruolo attivo e propositivo nella complessa fase dell’attuazione dei progetti, delle riforme e degli investimenti del PNRR.

Il Protocollo è un atto particolarmente rilevante sotto il profilo politico, in quanto rappresenta la modalità operativa tramite la quale si attuerà la governance del PNRR, nel segno della partecipazione da sempre sostenuta e praticata dalla CISL.

Riteniamo importante che il coinvolgimento delle parti sociali sia previsto non solo tramite i tavoli nazionali con le amministrazioni titolari degli interventi, ma anche tramite i tavoli territoriali che consentiranno una governance del Piano il più possibile partecipata e capillarmente articolata.

Sottolineiamo come, rispondendo alle nostre istanze, il Protocollo riservi particolare attenzione a tutti gli aspetti del PNRR riguardanti le ricadute economiche, sociali ed occupazionali, prioritari per la CISL ai fini di un’attuazione efficace e corretta del Piano.

Inoltre ricordiamo il recente insediamento del Tavolo permanente per il partenariato economico sociale e territoriale al quale la Cisl partecipa con le altre forze sociali nell’ambito della governance del PNRR.

Nel dettaglio il Protocollo prevede che:

  • le amministrazioni nazionali di settore titolari di intervento costituiranno Tavoli nazionali di settore finalizzati e continui nei quali sia dato conto delle ricadute sociali, economiche e occupazionali degli investimenti e delle riforme previsti dal PNRR e dal Piano nazionale per gli investimenti complementari;
  • le amministrazioni titolari degli interventi riferiscano con regolarità sulla attuazione degli stessi, sulle riforme settoriali e sui progetti di investimento e sulle ricadute economiche e sociali sulle filiere produttive e industriali e riguarderà, in modo preventivo, i profili che hanno una ricaduta diretta o indiretta sulle condizioni di lavoro e sull’occupazione;
  • particolare attenzione all’interno dei Tavoli potrà essere data: al monitoraggio del conseguimento delle priorità trasversali (transizione digitale, transizione ecologica, occupazione giovanile e femminile, Sud e coesione territoriale, inclusione sociale con particolare riferimento alle persone fragili, con disabilità e non autosufficienti); all’utilizzo delle risorse del PNRR e del Piano Nazionale complementare anche in relazione e sinergia con gli interventi previsti dai Fondi strutturali e di investimento europei e dal Fondo per lo sviluppo e la coesione; alle politiche necessarie ad assicurare processi di riconversione (come automotive, energie rinnovabili, siderurgia, economia circolare, digitalizzazione e sistemi di reti di telecomunicazioni, Pubblica amministrazione etc.) con particolare riferimento alle politiche industriali; agli aspetti che hanno ricaduta diretta o indiretta sul lavoro, connessi in particolare alle riforme previste dal PNRR;
  • da ultimo si evidenzia che il Protocollo non esaurisce le modalità e i livelli di confronto con i rappresentanti delle Parti Sociali.

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Fonte: cisl.it