“Chiediamo al Governo di ricordarsi della nostra esistenza, la crisi generata dalla pandemia ci sta portando ben oltre la disperazione, chiediamo degli interventi di sostegno per i lavoratori ‘invisibili’”.
Esordisce così l’ennesimo articolo, stavolta apparso sul quotidiano veneto Il Gazzettino in edicola oggi, che denuncia la situazione di emarginazione politica cui si trovano i lavoratori stagionali e tutti gli “invisibili” del turismo, spettacolo, parchi a tema e settori connessi, messi a dura prova dalla crisi pandemica. E senza aver ricevuto adeguati ristori.
“Solo nella costa veneziana – si legge – le stime indicano circa 5mila addetti tutti alle prese con le difficoltà economiche generate dal virus”.
Una situazione famigliare ed economica grave, quella dei lavoratori di Venezia, Jesolo e dintorni – comune a centinia di migliaia di ‘invisibili’ in tutta Italia – che spinge questi lavoratori a rivolgere un appello direttamente al Presidente del Consiglio Mario Draghi con una richiesta precisa: prorogare fino all’inizio della prossima stagione estiva la NASpI.
Ecco quanto si legge ancora sul quotidiano Il Gazzettino:
“Presidente Draghi – scrive Hellen Grendene, portavoce degli ‘Invisibili’ veneziani – Più volte, anche recentemente, abbiamo provato a contattare gli esponenti del Governo, purtroppo senza ricevere alcuna risposta. Noi chiediamo allo Stato di ricordarsi di noi, ovvero di quelle persone lasciate senza aiuti da marzo 2020 e che nell’ultima stagione hanno potuto lavorare al massimo per 5 mesi, magari senza giorno di riposo, senza gli straordinari pagati e con contratti a forfait. In questi due mesi l’unico sostegno è stata la NASpI, per molti questa possibilità visto che per effetto dell’aumento dei contagi di questi ultimi giorni, anche la prossima stagione aprirà tardi”.
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