Ancora un Decreto per stabilire nuove e più severe regole contro l’avanzata della variante Omicron. L’annuncio, o per meglio dire la conferma di una notizia che circola da qualche giorno, arriva da SkyTg24:
“Le nuove misure, su cui si ragiona nonostante le “fumate nere” negli ultimi due Cdm, sarebbero nuovamente discusse in un Consiglio dei ministri che potrebbe essere convocato il 5 gennaio”.
E la misura principale su cui si ragiona è l’estensione dell’obbligo di vaccino per i 23 milioni di lavoratori italiani, autonomi e dipendenti. A quel punto per entrare in un luogo di lavoro non sarà più sufficiente il Green pass, ma sarà necessario il Super Green pass o Green pass rafforzato. In altri termini con il tampone negativo non si entrerà più a lavoro.
A livello politico occorrerà trovare le necessarie mediazioni con la Lega e M5S che, per ragioni diverse, si sono rivelati i principali oppositori alla misura.
Va poi ‘conquistato’ il consenso sindacale su una misura che, come dimostrato con l’introduzione del green pass lavoro dal 15 ottobre scorso, potrà rivelarsi impopolare tra i No Vax. Draghi potrebbe quindi convocare i sindacati tra il 3 e il 4 gennaio per anticipare la scelta del Governo.
A darne conferma è ancora Sky:
“Gli approfondimenti tecnici e legislativi sul tema intanto continuano e all’inizio della prossima settimana potrebbero anche essere consultate le parti sociali, sindacati e imprese. In un’intervista al Corriere della Sera, Luigi Sbarra, segretario generale della Cisl, dice: “Aspettiamo le decisioni che assumerà il governo il prossimo 5 gennaio. Sarebbe anche opportuno un confronto con le parti sociali. L’andamento dei contagi in tutte le regioni mette a rischio non solo la tenuta del nostro sistema sanitario ma la stessa ripartenza economica”.
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