Obbligo vaccino a lavoro: ipotesi nuovo Decreto “prima Statali, Poste, poi fabbriche”

Il 5 gennaio il Governo si riunirà per approvare una nuova stretta vaccinali, questa sì obbligatoria per tutti. Con l’introduzione del Super Green pass per entrare nei luoghi di lavoro.

Diversi quotidiani in edicola oggi parlano di un obbligo introdotto per gradi, che andrebbe a ‘colpire’ singoli settori in modo da dare il tempo a tutti di farsi somministrare il vaccino e così da ridurre al minimo i problemi organizzativi del personale che una simile misure può portare dietro con sé.

Ad avanzare questa ipotesi è il quotidiano Avvenire in edicola oggi che parla di un ‘calendario dell’obbligo vaccinale’:

“Si fa anche strada l’ipotesi di un “calendario” delle estensioni: prima gli sportelli della Pa e di servizi come le Poste, poi tutto il comparto pubblico, poi le grandi fabbriche, infine le imprese private. Con una data, 1 febbraio, che non si esclude possa divenire una data “europea” per la stretta più vigorosa contro i no-vax. In ogni caso, che ci sia un’estensione selettiva o totale al mondo del lavoro, la misura non potrebbe partire subito perché la macchina dei vaccini deve già accelerare per l’accorciamento della distanza tra seconda e terza dose e per rispondere alla domanda crescente nella fascia 5-11 anni. Il momento è comunque delicato e Draghi pare determinato a chiudere la partita anche perché sembra difficile ritornare sulle misure anti-Covid nei giorni che precederanno l’elezione del prossimo presidente della Repubblica“.

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