Novità dalla Legge di Bilancio nei confronti delle donne lavoratrici e padri lavoratori, tutelandoli con una misura economica in caso di maternità e di paternità.
La normativa prevede già l’astensione obbligatoria al lavoro, da parte della madre lavoratrice per un periodo non inferiore ai 5 mesi.
Tra le disposizioni previste dalla Legge di Bilancio 2022, la novità consiste in un riconoscimento di ulteriori 3 mesi di indennità di maternità/paternità, successivi ai 5. Quindi a decorrere dalla fine del periodo di maternità.
La misura di “estensione” o “prolungamento” di 3 mesi , non si applica solo alle madri lavoratrici, ma è riconosciuta anche ai padri lavoratori.
La norma che prevede l’estensione di ulteriori 3 mesi dell’indennità di maternità o paternità, si rivolge alla platea dei lavoratori autonomi, nello specifico a:
Oltre ad appartenere ad una delle categorie di lavoratori autonomi sopradescritte, bisogna essere in possesso del requisito reddituale.
Gli ulteriori 3 mesi di indennità, sono riconosciuti ai lavoratori che hanno dichiarato nell’anno precedente l’inizio del periodo di maternità, un reddito inferiore a €8.145,00, in mancanza di ciò, l’ulteriore indennità di 3 mesi non è riconosciuta.
Sono indennizzabili gli ulteriori 3 mesi di indennità, qualora i periodi di maternità o paternità sono iniziati a partire dal 1° gennaio 2022, oppure sono iniziati prima del 1° gennaio 2022 e parzialmente ricadono nel 2022.
Non sono indennizzabili gli ulteriori 3 mesi di indennità, nel caso in cui i periodi di maternità e paternità si sono conclusi prima del 1° gennaio 2022.
Con la circolare n. 1 del 3 gennaio 2022 Inps ha chiarito che la domanda dovrà essere presentata esclusivamente in modalità telematica attraverso uno dei
seguenti canali:
– tramite il portale web, accedendo con SPID, CIE o CNS, utilizzando gli appositi servizi
– raggiungibili direttamente dalla home page del sito www.inps.it;
– tramite il Contact center integrato, chiamando il numero verde 803.164 (gratuito da rete
fissa) o il numero 06 164.164 (da rete mobile a pagamento, in base alla tariffa applicata
dai diversi gestori);
– tramite i Patronati, utilizzando i servizi offerti gratuitamente dagli stessi.
Con successivo messaggio Inps fornirà indicazioni sul rilascio delle implementazioni della
domanda telematica secondo le novità legislative entrate in vigore a inizio anno.
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