A metà mese arriva il nuovo Decreto Sostegni 2022 (si è parlato di ‘decretino’: clicca qui) che secondo quanto si apprende conterrà una proroga della cassa integrazione per altre 13 settimane per il turismo.
Ma solo il turismo e le imprese del commercio che fanno parte di questa filiera? Oppure ci sarà anche un intervento per le aziende artigiane, tutte?
Secondo quanto scrive la Repubblica in edicola oggi ci potrebbero essere chances di proroga anche per l’artigianato, considerato che alcuni settori di questo comparto sono particolarmente collegati per i trend turistici, oggi indeboliti dalla pandemia e le restrizioni connesse:
“I sindacati chiedono la proroga della Cig [Covid, ndr] per altri tre mesi per tutte le aziende dei settori in crisi, dal tessile all’artigianato al calzaturiero, che l’hanno avuta fino al 31 dicembre, e non solo per le aziende del turismo. Infatti si tratta di aziende che non intravvedono alcuna ripresa all’orizzonte, neanche i saldi hanno fatto ripartire per esempio le vendite di abbigliamento e accessori, che risentono delle difficoltà delle famiglie e della mancanza di turisti”.
Non è chiaro se il decreto prevederà una proroga della cassa integrazione covid, finanziando il sistema FSBA che la eroga ai lavoratori artigiani: i sindacati intanto l’hanno espressamente richiesta al Governo. Né se Draghi e C. vorranno prevedere un prolungamento per tutti gli artigiani oppure ‘selettivo’ – come emergeva da notizie di alcuni giorni fa – per i soli settori connessi al turismo, quali sono ad esempio quelli della moda, lavanderie, ecc. ma anche i settori del benessere come estetica e parrucchieri.
Dettagli maggiori arriveranno certamente nei prossimi giorni. Nel frattempo non si può ignorare che anche l’Artigianato è coinvolto nelle cronache di licenziamenti conseguenti alla fine del blocco: clicca qui.
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