ROMA – La novità arriva dalla Corte Costituzionale che conferma un recente orientamento della Corte di Giustizia europea: i sussidi a favore delle lavoratrici madri e della genitorialità in generale, non possono essere erogati secondo modalità discriminatorie.
Pertanto il Bonus Bebé (cd. Assegno di natalità) e l’Assegno di maternità erogato dai Comuni vanno erogati anche agli immigrati residenti in Italia con un permesso di soggiorno breve.
I dettagli della sentenza non sono ancora noti perchè il dispositivo non è stato ancora divulgato. Tuttavia sulla base di quanto si apprende dall’edizione odierna di Italia Oggi, essa avrà “effetto sulle situazioni ancora pendenti e limitatamente all’assegno di maternità, anche per il futuro. Il Bonus bebè invece è abrogato dal nuovo assegno unico al debutto da marzo”.
La novità, che ripristina il principio di uguaglianza nell’erogazione dei sussidi, riguarda i cittadini per permesso di soggiorno ma solo “se superiore ai sei mesi”, puntualizza il quotidiano Avvenire in edicola oggi.
Dunque, per sintetizzare, sebbene la sentenza si riferisca a due bonus, uno dei due (il bonus bebé) è ormai stato abrogato, l’unico effetto che avrà – una volta che Inps avrà dato le necessarie istruzioni e i Comuni si saranno adeguati alle novità – è consentire l’accesso all’Assegno di maternità anche ai cittadini extra-comunitari.
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