Dal 1° gennaio e fino al 31 marzo 2022 è possibile fare domanda della indennità di Disoccupazione agricola 2022.
TuttoLavoro24.it ha dedicato ampio spazio al sussidio che spetta i lavoratori agricoli giornalieri. In particolare in un articolo sono stati descritti i requisiti e le modalità per fare domanda a Inps: per approfondire clicca qui.
Molti degli aspiranti beneficiari però si domandano quanto tempo è necessario a Inps per l’elaborazione della pratica e per poi arrivare ai pagamenti.
Premettendo che ogni ‘domanda Inps’ fa storia a sé, per cui non è sempre possibile essere certi della tempistica e soprattutto non è possibile attendersi una tempistica univoca tra tutti i lavoratori, per dare una risposta ufficiale va consultata la tabella dei tempi di emanazione dei provvedimenti che l’Istituto previdenziale stabilisce ai sensi dalla legge n. 241/1990.
Secondo Inps i tempi di adozione del provvedimento, vale a dire l’ok definitivo alla domanda, sono di 115 giorni. Si tratta di un termine massimo. Una tempistica decisamente lunga ma per la quale si deve tener conto anche della “data di pubblicazione degli elenchi nominativi”. Quelli annuali si intende, considerato che gli elenchi nominativi trimestrali sono stati soppressi a partire dal 2021.
Nel 2021 gli elenchi annuali degli OTD (operai agricoli a tempo determinato) relativi al 2020 furono infatti pubblicati il 31 marzo 2021 con possibilità di consultazione fino al 15 aprile 2021.
La Disoccupazione agricola non viene lavorata e pagata il mese dopo, come accade per la NASpI. Ma viene pagata in un’unica soluzione. E occorre sempre attendere il termine del 31 marzo e quindi la pubblicazione degli elenchi nominativi provinciali.
Quando arrivano materialmente i pagamenti? Per chi fa la domanda nei primi giorni dell’anno è possibile che i pagamenti si inizino a vedere entro i primi giorni di giugno 2022. Pertanto è consigliabile – laddove sia realizzabile – presentare la domanda prima possibile. I pagamenti poi proseguiranno nelle settimane a venire fino al mese di luglio.
Questa è la tempistica standard ma occorre tener presente che i tempi si possono dilatare in caso errori o omissioni nella fase di presentazione della domanda e nella formazione e consolidamento degli elenchi provinciali. Per cui è sempre bene controllare la documentazione e accertarsi che le giornate di lavoro siano state correttamente comunicate a Inps.
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