NASpI, Rdc, Assegno temporaneo figli: per i pagamenti ‘occhio’ alla scadenza del 31 gennaio

Mancano pochissime ore alla scadenza del 31 gennaio. Appuntamento importantissimo per i titolari delle tre prestazioni sociali erogate da Inps, quali:

  • NASpI;
  • Reddito di cittadinanza o Pensione di cittadinanza;
  • Assegno temporaneo figli.

Entro questa data i titolari di queste prestazioni dovranno rispettare alcuni adempimenti relativi alle comunicazioni reddituali, pena la sospensione del trattamento. Ma vediamo nel dettaglio di quali adempimenti si parla e chi riguardano.

NASpI scadenza 31 gennaio per evitare la sospensione

I percettori NASpI, ma non tutti, devono inviare una comunicazione all’Inps entro il 31 gennaio. A ricordarlo è stato proprio Inps con diversi messaggi pubblicati sui social. La comunicazione deve essere fatta se la NASpI è ancora in corso di fruizione e per coloro che nel corso del 2021 hanno effettuato “la dichiarazione del reddito annuo presunto”.

Le regole Inps stabiliscono che tale adempimento – da osservare innanzitutto quando si fa domanda NASpI – , obbligatorio per conservare il diritto alla NASpI, è previsto quando il percettore NASpI si trova in una (o più di una) delle seguenti situazioni:

  1. è iscritto alla Gestione separata Inps;
  2. svolge attività lavorativa autonoma, consentita a condizione che il reddito annuo presunto non sia superiore a 4.800;
  3. quando riveste cariche societarie (amministratore, sindaco, revisore);
  4. è iscritto alla Gestione Artigiani e Commercianti inps.

In tutti questi casi il percettore NASpI deve dichiarare il reddito presunto in due diversi momenti:

  • al momento di inviare l’istanza a Inps (come detto sopra) deve dichiarare il reddito presunto dell’anno in cui fa domanda (esempio 2021);
  • entro il 31 gennaio dell’anno successivo deve dichiarare il reddito presunto di quell’anno (es. il 2022).

In entrambe le circostanze il reddito presunto deve essere dichiarato anche se questo è pari a “zero” attraverso il Modello NASpI-COM messo a disposizione dall’Inps.

Rdc scadenza 31 gennaio per evitare la sospensione

Nel mese di gennaio i percettori di Reddito o Pensione di cittadinanza hanno ricevuto l’ultima ricarica elaborata da Inps con il vecchio ISEE 2021.

Entro il 31 gennaio 2022 i percettori dovranno presentare la DSU per ottenere l’ISEE aggiornato al 2022. Per questo adempimento ci si può rivolgere ad un intermediario come Caf e Patronati oppure accedendo direttamente al sito www.inps.it e accettare l’ISEE Precompilato. In proposito Inps mette a disposizione degli utenti anche un tutorial.

Assegno temporaneo figli, scadenza 31 gennaio per evitare la sospensione

I percettori dell’Assegno temporaneo figli dopo aver ricevuto il pagamento della mensilità di dicembre 2021, sono in attesa degli accrediti delle rate di gennaio-febbraio 2022.

Per avere le doppia rata di gennaio-febbraio 2022 le famiglie dovranno anche aggiornare l’ISEE al 2022. Adempimento a cui sono già obbligati i percettori del Reddito di cittadinanza entro il 31 gennaio 2022, se vogliono continuare a ricevere da febbraio in poi, il sussidio. 

Ma l’obbligo di presentare la DSU per avere l’ISEE aggiornato al 2022 spetta anche a tutti gli altri beneficiari, vale a dire coloro che ottengono l’Assegno temporaneo perchè hanno fatto domanda dal 1° luglio al 31 dicembre 2022 consegnando l’ISEE 2021.

Ecco la conferma dell’Inps rispetto a tale adempimento ‘di inizio anno’, ribadita più volte nei messaggi:

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