C’era tempo fino a fine gennaio per presentare la DSU – Dichiarazione Sostitutiva Unica – per il rinnovo dell’ISEE. Ogni anno infatti il termine massimo per adempiere a queste indicazioni è il 31 gennaio. Se non si rinnova l’ISEE in tempo, non sarà possibile richiedere i benefici e i sussidi che come requisito hanno la presentazione di un ISEE in corso di validità.
Sappiamo che questo indicatore della situazione economica delle famiglie italiane è fondamentale per richiedere la maggior parte delle prestazioni sociali messe in campo dal governo soprattutto in questi ultimi due anni di pandemia.
Ma non solo, l’ISEE è sempre stato fondamentale per richiedere, ottenere e poi conservare il reddito di cittadinanza. Ecco quindi che per i percettori di questo sussidio che hanno rinnovato l’ISEE per il nuovo anno 2022 potrebbero esserci delle novità.
Vediamo quali sono.
Per poter richiedere e conservare il reddito di cittadinanza, il valore ISEE 2022 deve essere pari o inferiore a 9.360 euro l’anno. È necessario rispettare tutti i seguenti requisiti, strettamente connessi con l’ISEE:
Dopo l’aggiornamento ISEE 2022 potrebbero verificarsi tre situazioni:
Come abbiamo appena visto, dal mese di febbraio l’Inps è solito calcolare per i nuovi percettori e ricalcolare per chi già ne beneficiava, il sussidio da corrispondere sulla base del nuovo ISEE 2022, presentato entro gennaio. Questo vuol dire che ci potrebbe essere un ricalcolo della ricarica mensile. Quest’ultima potrebbe infatti aumentare o diminuire rispetto a quelle dei mesi precedenti, proprio a seconda del variare delle condizioni reddituali e patrimoniali verificate dal nuovo Isee.
Sempre nel mese di febbraio ci saranno anche dei conguagli che andranno a sistemare la mensilità di gennaio 2022 che invece Inps calcola ancora con i valori dell’ISEE precedente, ovvero quello del 2021. Ciò significa che se un beneficiario a gennaio riceve la stessa rata dell’anno 2021 ma in realtà secondo il suo ISEE 2022 avrebbe dovuto ricevere un aumento, la cifra aggiuntiva gli verrà conguagliata nel mese di febbraio. Lo stesso identico procedimento deve applicarsi per chi invece si vedrà diminuire il suo importo.
Alla luce di quanto affermato in precedenza, è quindi di fondamentale importanza presentare un ISEE aggiornato e verificare che sia in linea con i requisiti previsti. Se ciò non avviene, si va inevitabilmente incontro alla perdita del sussidio. Nel 2021 è successo infatti che a causa di ISEE non conformi e variazioni del nucleo familiare beneficiario l’81% dei casi ha perso il sussidio (per informazioni clicca qui).
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