Bocciatura al 50%. Per metà delle imprese italiane i fondi del PNRR non porteranno benefici all’economia. E le aziende che gli danno qualche importanza, credono che l’impatto sull’economia sarà modesto. La differenza la faranno i consumi.
Le imprese credono poco nel Pnrr perchè ha un orizzonte di sviluppo «più lontano».
A metterlo in luce è un’indagine dell’ISTAT sulle politiche europee, sulle quali punta con convinzione il presidente del Consiglio Mario Draghi come forma di sostegno nella fase post-Covid.
La rilevazione è stata condotta tra novembre e dicembre scorso su un campione di 90.461 imprese con tre e più addetti attive nell’industria, nel commercio e nei servizi su un totale di circa 970mila aziende.
Spiragli positivi arrivano anche dal fronte delle assunzioni. Oltre il 9% degli intervistati dichiara di aver aumentato il personale nella seconda metà del 2021. Quasi i due terzi invece dichiara di avere difficoltà a reperire le competenze necessarie.