Reddito di cittadinanza pagamento tagliato da INPS, ultime news: si muove il Parlamento

La maggiorazione sociale sulla pensione di invalidità taglia fino a 364 euro la rata del Reddito di cittadinanza, perchè il reddito familiare aumenta e il sussidio scende. Lo ha confermato Inps in un messaggio del 3 febbraio 2022 e se ne sono accorti centinaia di migliaia di famiglie che hanno nel proprio nucleo invalidi totali e che nel mese di gennaio si sono visti tagliare la rata (clicca qui).

Nel frattempo sulla vicenda iniziano ad arrivare i primi segnali dai rappresentanti politici dopo le proteste delle associazioni dei disabili. da parte della politica, che sembra volersi muovere per trovare delle soluzioni.

Il primo in ordine di tempo è Riccardo Nencini, presidente del partito socialista, e ‘spalla’ di Matteo Renzi nella formazione dei gruppi parlamentari di Italia Viva dopo la fuoriuscita dal PD.

Secondo quanto rivela l’edizione on-line de Il Fatto quotidiano il senatore toscano avrebbe già presentato una formale interrogazione a Palazzo Madama diretta al ministro del Lavoro Andrea Orlando per conoscere cosa intende fare il Governo davanti a questa situazione di oggettiva difficoltà per i percettori del ‘Reddito’.

“il senatore Riccardo Nencini (Psi) ha presentato un’interrogazione parlamentare al ministro del Lavoro dem Andrea Orlando per chiedere se non ritenga “doveroso prevedere un intervento normativo” per correggere la rotta, evitando che gli effetti positivi della decisione della Consulta risultino di fatto annullati. Perché se da un lato l’assegno di invalidità si appesantisce, dall’altro arriva un taglio. Con impatto pesantissimo per famiglie in condizione di disagio economico e con un componente invalido. Una questione di giustizia sociale che si intreccia con le priorità politiche, perché la decurtazione a danno di categorie deboli stride a dir poco con l’”agenda Mattarella“, incentrata sulla dignità e il contrasto a povertà e disuguaglianze, che il segretario Pd Enrico Letta vorrebbe trasformare in un cronoprogramma per l’ultimo anno di legislatura”.

Nei prossimi giorni dunque il Ministro Orlando dovrà rispondere all’iniziativa del parlamentare. Solo allora sapremo se il Governo Draghi intende porre rimedio alla ‘sforbiciata Inps’, rispetto alla quale è già chiaro da giorni che solo una legge o un atto avente forza di legge può intervenire.

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