Reddito di cittadinanza, rischio revoca in questi 4 casi: novità dalla Manovra 2022

Con l’entrata in vigore il 1° gennaio 2022 della legge sulla Manovra di bilancio sono in parte cambiate e per certi versi si sono anche inasprite le regole in materia di Reddito di cittadinanza.

Nello specifico, a partire da questo nuovo anno sono aumentate le condizioni che se non rispettate portano alla revoca immediata del sussidio.

Vediamo nel dettaglio quali sono.

Rdc e revoca Manovra 2022: dichiarazione di immediata disponibilità a lavorare

Chiunque deciderà di fare domanda per il reddito di cittadinanza a partire dal 2022 si renderà automaticamente disponibile a lavorare da subito. Ciascuna domanda che non contiene la Did, appunto la Dichiarazione di immediata disponibilità, sarà considerata improcedibile e quindi verrà direttamente rifiutata.

Rdc e revoca Manovra 2022: centri per l’impiego

I nuovi e i vecchi percettori hanno l’obbligo di presentarsi mensilmente presso il centro per l’impiego del proprio comune di residenza o centro competente per verificare la presenza di offerte di lavoro congrue. Se ciò non avviene scatterà in automatico la revoca del sussidio.

Rdc e revoca Manovra 2022: rifiuto di offerte congrue

A partire dal 2022, chiunque rifiuti due offerte di lavoro congrue – non più tre – andrà incontro alla revoca del reddito di cittadinanza. Se invece rifiuta solo una offerta congrua, scatterà una riduzione di 5 euro al mese. Per sapere quando un’offerta di lavoro è congrua clicca qui.

Rdc e revoca Manovra 2022: reati

Non meno importanti sono i reati che causano la perdita del reddito di cittadinanza, nonché sanzioni penali secondo quanto previsto dalla legge per ciascun atto illegale. Anche in questo caso la Manovra ha introdotto una novità, aumentando il numero di reati che se commessi comportano la decadenza del reddito di cittadinanza.

Prima il sussidio veniva revocato solo se il beneficiario commetteva uno o più di questi reati: associazioni con finalità di terrorismo anche internazionale o di eversione dell’ordine democratico (art. 270-bis); attentato per finalità terroristiche o di eversione (art. 280); sequestro di persona a scopo di terrorismo o di eversione (art. 289-bis); associazioni di tipo mafioso anche straniere (art. 416-bis); scambio elettorale politico-mafioso (art. 416-ter); strage (art. 422); truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche (art 640-bis).

Adesso, invece, a questi precedentemente elencati, si aggiungono anche i reati seguenti: riduzione o mantenimento in schiavitù o in servitù (art. 600); prostituzione minorile (art. 600-bis); tratta di persone (art 601); acquisto e alienazione di schiavi (art. 602); furto in abitazione e furto con strappo (art. 624-bis); rapina (art. 628); estorsione (art. 629); sequestro di persona a scopo di estorsione (art. 630); truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche (art 640-bis); usura (art. 644); ricettazione (art. 648); riciclaggio (art. 648-bis); impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita (art. 648-ter).

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