Reddito di cittadinanza 2022, presentarsi al Centro per l’impiego: cosa fare a febbraio?

Sappiamo che una delle novità previste dalla legge di bilancio 2022 in materia di reddito di cittadinanza è l’obbligatorietà per il beneficiario di recarsi mensilmente presso il Centro per l’impiego del proprio Comune di residenza per verificare la presenza di eventuali offerte di lavoro.

La misura è stata adottata con lo scopo di favorire la ricerca attiva di lavoro da parte del percettore di rdc, impegnato in questo modo in prima persona nella ricerca di occupazione.

Qualora questo adempimento non dovesse essere rispettato, la manovra di bilancio è chiara sulle conseguenze: si andrà incontro alla decadenza del sussidio.

Rdc e obbligo mensile al centro per l’impiego 2022: da quando?

La legge di bilancio è ufficialmente entrata in vigore il 1° gennaio 2022.

Sembrava dunque logico pensare che anche questo obbligo si applicasse a partire dal 1° gennaio, in realtà non è stato così. In un articolo precedente Tuttolavoro24.it ha spiegato di aver contattato Centri per l’impiego di diverse città italiane e che la risposta data è stata unanime: al momento non c’è alcuna direttiva per applicare il disposto di legge ai percettori del Rdc.

I centri per l’impiego stavano dunque aspettando indicazioni di carattere amministrativo a livello nazionale, di fatto per il mese di gennaio questo obbligo è stato sospeso.

Ma cosa succede a febbraio?

Rdc e obbligo mensile al centro per l’impiego 2022: aggiornamenti

In queste giornate di febbraio abbiamo provato a risentire vari Centri per l’impiego dislocati in diverse città italiane per chiedere se ci sono stati sviluppi o comunque delle novità. La risposta è stata che ancora non ci sono disposizioni definitive, i centri per l’impiegano invitano infatti a richiamare a fine mese.

Alcuni – ma non tutti – tranquillizzano i percettori dicendo che sarà il Centro per l’impiego a contattarli personalmente per informarli dell’attivazione dell’obbligo mensile di recarsi negli uffici. Si tratta di una affermazione che – va sottolineato – al momento non trova conferma in nessun disposto né di legge né amministrativo. Per cui consigliamo ai nostri lettori di preferire un atteggiamento piuttosto ‘attivo’, che di attesa di una chiamata.

Nel frattempo, e tornando a febbraio, non c’è al momento nessun adeguamento della procedura amministrativa dopo l’entrata in vigore della legge il 1° gennaio. Quindi, salvo che intervengano novità nei prossimi giorni, anche per il mese di febbraio c’è di fatto una sospensione dell’obbligo.

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