Emergenza, “basta con gli aiuti generalizzati”: dannosi per inflazione e conti pubblici

Nel titolo di prima pagina, Il Sole 24 Ore in edicola oggi riprende le parole del governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco e titola: “Visco: basta con le misure d’emergenza generalizzate”.

Che significato hanno queste parole? Gli italiani possono dimenticare le politiche di aiuti a sostegno dell’economia delle famiglie e imprese viste durante l’emergenza? E, soprattutto, cosa nel pensa il Governo Mario Draghi di tutto ciò?

Il quotidiano economico esalta le parole pronunciate dal Governatore, riportate fedelmente anche in un articolo di TuttoLavoro24.it disponibile sulla Home, e ne prova a spiegare il senso alla luce degli gli trend economici che danno la produzione, e con essa l’occupazione, in risalita:

L’economia consolida la ripresa, anche se negli ultimi mesi la crescita è stata frenata dalla nuova onata di contagi. Ora serve guardare avanti uscendo dalla logica dell’emergenza, che ha dominato negli ultimi due anni“.

Sembra dunque essere ai titoli di coda la fase emergenziale con le politiche di aiuti. Aiuti che in questo momento, a leggere le parole pronunciate con la relazione del Governatore – ‘sposate’ il giorno prima da Mario Draghi in conferenza stampa – sembrano poter portare più effetti dannosi che benefici:

interventi generalizzati di stimolo potrebbero invece determinare tensioni sui prezzi, oltre a rischio per l’equilibrio dei conti pubblici. L’impegno deve essere ora soprattutto rivolto ad agevolare i cambiamenti strutturali, che la stessa pandemia ha accelerato”.

Gli aiuti Covid, dunque, in questa fase darebbero solo svantaggi. Ciò vale per l’inflazione: farebbero salire i prezzi, secondo Bankitalia. E per i conti pubblici: è una spesa pubblica improduttiva. Quella tanto avversata da Mario Draghi quando, a proposito dei conti pubblici, parla di contrastare il “debito cattivo”.

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