Con la comunicazione Inps che aggiorna l’importo massimo mensile della NASpI per l’anno 2022 viene anche aggiornato il ticket di licenziamento per tutti questa annualità.
Il ticket di licenziamento è quella “tassa” che l’azienda che intende licenziare deve pagare all’Inps, che ha lo scopo di contribuire a sostenere economicamente il sistema assistenziale che offrirà al lavoratore la NASpI.
Questo ticket di licenziamento si paga in ogni caso di cessazione del rapporto di lavoro, ad eccezione di:
Nel 2022 il valore massimo mensile NASpI è stato portato 1.360,77 euro. Pertanto è questo il nuovo valore da prendere a riferimento nel cd. Ticket Licenziamento, in caso di interruzione di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato per le causali che, indipendentemente dal requisito contributivo, darebbero diritto alla NASpI.
Più esattamente il contributo, per l’anno 2022, è pari a 557,92 euro, (vale a dire il 41% di 1.360,77 euro) che va moltiplicato per ogni anno di lavoro effettuato, fino ad un massimo di 3 anni.
L’importo massimo del contributo è quindi pari a 1.673,76 euro – arrotondato alle 2 cifre – per rapporti di lavoro di durata pari o superiore a 36 mesi).
Il contributo deve essere calcolato, poi, in modo proporzionale e ai mesi di anzianità aziendale e senza operare alcuna distinzione tra tempo pieno e part-time. Infine, vanno calcolati i mesi superiori a 15 giorni: la quota mensile è pari a 46,49 euro/mese (557,92/12).
Il contributo va versato, in un’unica soluzione, entro il giorno 16 del secondo mese successivo al licenziamento.
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