Sono senza dubbio gli adolescenti una delle categorie maggiormente colpite dalle restrizioni attuate per arginare la pandemia ed è proprio destinata a loro una delle proposte contenute in un emendamento al decreto sulle misure urgenti per fronteggiare l’emergenza Covid-19, oggi al voto dalla commissione Affari Sociali della Camera.
Si tratta di “ristori educativi“, assegnati a studentesse e studenti a mo’ di risarcimento per il disagio e il malessere provocati dalla didattica a distanza. A spiegare più nel dettaglio in cosa consiste tale misura è il quotidiano La Stampa, che nell’edizione di oggi riporta le parole del deputato Paolo Lattanzio, uno dei firmatari dell’emendamento:
“Non si tratta di ristori in denaro, ma di opportunità educative e di arricchimento con un coinvolgimento molto alto del Terzo Settore e delle sue eccellenze territoriali che si occupano già di povertà educativa e partecipazione per recuperare i gap educativi e di relazione creati dalla Dad.”
Come aggiunge il quotidiano, dunque, si prevede l’istituzione di un fondo di 2 milioni di euro da dedicare ad attività culturali e sportive extrascolastiche, di sostegno allo studio, sostegno psicologico o per soggiorni estivi. Nel caso in cui andasse in porto, il piano di ristoro educativo sarà calibrato in base al numero di ore in presenza perse e personalizzato e definito in modo partecipato con gli studenti coinvolti.
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