Aumenta l’indice dei prezzi al consumo. L’annuncio arriva da Istat che alcuni giorni fa ha reso noto i dati delle ultime rilevazioni sul mercato.
Solo per il mese di gennaio si stima di un incremento dell’inflazione, al lordo dei tabacchi, dell’1,6% su base mensile e del 4,8% su base annua (da +3,9% del mese precedente). Sfiora quindi il 5%.
Motivo dell’aumento dei prezzi? E’ sotto gli occhi di tutti ma la conferma ce lo dà lo stesso Istituto di statistica. “L’accelerazione dell’inflazione su base tendenziale – si legge – è dovuta prevalentemente ai prezzi dei Beni energetici (la cui crescita passa da +29,1% di dicembre a +38,6%)”.
Sale il prezzo dell’energia elettrica e gas e salgono i prezzi.
L’aumento dell’inflazione ‘trascina’ anche l’incremento dell’indice armonizzato dei prezzi al consumo IPCA, che registra una variazione in aumento del 5,1% su base annua (a dicembre era +4,2%).
In precedenza la stima preliminare per gennaio era +5,3%. La variazione al ribasso è stata determinata dalla flessione dei prezzi del settore Moda dovuti alla stagione dei saldi, flessione che è pari a -21,5%.
Con l’aumento dei prezzi al consumo ci sarà un aumento dei salari? Le buste paga saranno più pesanti in modo da difendere il potere di acquisto dei lavoratori e delle loro famiglie?
La prima cosa che va ricordata a tutti i nostri lettori è che non esiste più in Italia, da ormai più di trenta anni, un meccanismo che fa scattare gli aumenti automatici delle retribuzioni.
Negli ultimi anni – almeno dal 2009 – i salari e stipendi per operai e impiegati, che sono negoziati dalle parti sociali, imprese e sindacati, sono definiti sulla base dell’IPCA.
Significa che aumentano in base all’Ipca anche nel 2022? Ci saranno già benefici con la busta paga di marzo 2022? Gli stipendi saliranno del 5,2% al pari dell’Ipca?
La risposta è no. E’ vero che i salari tengono conto dell’Ipca ma non aumentano esattamente come questo indice. E comunque non in tutti i settori. Ci sono settori industriali come Legno, Metalmeccanica, che negli ultimi anni si sono attenuti a questo indice. Ma non c’è nessun automatismo. I salari vanno comunque negoziati dai sindacati.
E vanno negoziati e stabiliti in momenti specifici. Quando cioè sono in scadenza i contratti collettivi nazionali (CCNL) e si va a rinnovo. Per cui nessun aumento automatico ci sarà né a marzo né nei prossimi mesi. Gli unici aumenti che arriveranno sulle buste paga di marzo 2022, sono quelli già stabiliti dai rinnovi degli scorsi mesi e quelli che arriveranno con altri rinnovi di ccnl di altri settori.
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