Risalgono i prezzi al consumo e risale l’inflazione. A farlo sapere è l’ISTAT che con l’inizio del mese ha divulgato i dati relativi al mese di febbraio 2022.
L’indice nazionale dei prezzi al consumo, si legge, registra un aumento dello 0,9% su base mensile e del 5,7% su base annua (da +4,8% del mese precedente).
L’aumento di febbraio costituisce un ulteriore aumento per l’ottavo mese consecutivo dell’inflazione, un livello quello del +5,7% che non si registrava da novembre 1995.
La corsa al rialzo dei prezzi è dovuta prevalentemente ai prezzi dei Beni energetici cresciuti ancora una volta a febbraio, da +38,6% di gennaio a +45,9% febbraio. Pesano meno sul rialzo dei prezzi, invece, i Beni alimentari, sia lavorati (da +2,2% a +3,2%) sia non lavorati (da +5,3% a +6,9%).
L’aumento dell’inflazione ‘trascina’ anche l’incremento dell’indice armonizzato dei prezzi al consumo IPCA, che registra una variazione in aumento dello 0,8% su base mensile e del 6,2% su base annua. In precedenza la stima preliminare per gennaio era +5,1%, a dicembre era +4,2%.
E’ evidente che si è nel pieno di una crescita sostenuta di questo indice utile anche a definire gli aumenti salariali. Conoscere l’aumento dell’altro indice inflattivo, l’IPCA, infatti è importante per poter pronosticare gli aumenti retributivi dei lavoratori per i prossimi mesi. Ma vediamo quando e se ci saranno degli aumenti in busta paga.
Con l’aumento dei prezzi al consumo ci sarà un aumento dei salari? Le buste paga saranno più pesanti in modo da difendere il potere di acquisto dei lavoratori e delle loro famiglie?
La prima cosa che va ricordata a tutti i nostri lettori è che non esiste più in Italia, da ormai più di trenta anni, un meccanismo che fa scattare gli aumenti automatici delle retribuzioni.
Negli ultimi anni – almeno dal 2009 – i salari e stipendi per operai e impiegati, che sono negoziati dalle parti sociali, imprese e sindacati, sono definiti sulla base dell’IPCA.
Significa che aumentano in base all’Ipca anche nel 2022? Ci saranno già benefici con la busta paga di marzo 2022? Gli stipendi saliranno del 6,2% al pari dell’Ipca?
La risposta è no. E’ vero che i salari tengono conto dell’Ipca ma non aumentano esattamente come questo indice. E comunque non in tutti i settori. Ci sono settori industriali come Legno, Metalmeccanica, che negli ultimi anni si sono attenuti a questo indice. Ma non c’è nessun automatismo. I salari vanno comunque negoziati dai sindacati.
E vanno negoziati e stabiliti in momenti specifici. Quando cioè sono in scadenza i contratti collettivi nazionali (CCNL) e si va a rinnovo. Per cui nessun aumento automatico ci sarà né a marzo né nei prossimi mesi. Gli unici aumenti che arriveranno sulle buste paga di marzo 2022, sono quelli già stabiliti dai rinnovi degli scorsi mesi e quelli che arriveranno con altri rinnovi di ccnl di altri settori.
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