Rialzi grano e farine al 40%, Panetterie lavorano in perdita: “è rischio chiusura”

Se si avanti così le panetterie rischiano di dover chiudere. Ne sono convinti gli imprenditori, piccoli artigiani e commercianti di tutta Italia, costretti in questi giorni a fare i conti con il rialzo dei costi di cereali e farine che sfiorano in alcuni casi il 40%.

Dall’inizio della guerra in Ucraina il costo del grano tenero è cresciuto del 38,6%, il mais del 17% e la soia del 6%, ”rincari che – si legge sul quotidiano Repubblica in edicola oggi – si aggiungono a quelli già registrati per bollette, trasporti, imballaggi. ‘Decine di panetterie sono a rischio chiusura – avverte Stefano Fugazza, Presidente di Unione Artigiani, panettiere di terza generazione a Lambrate – a 10 giorni dall’inizio del conflitto le farine di grano tenero sono cresciute del 40-50%, non possiamo scaricare questi costi sul prezzo del pane, si lavora in perdita per conservare il rapporto con i clienti”.

Stessi timori e stesse preoccupazioni arrivano, secondo quanto si legge, da imprenditori “del pane” di altre regioni.

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