Saranno consistenti le buste paga che i 250 dirigenti del Ministero riceveranno il prossimo mese. In particolare, i 106 dirigenti di prima fascia della presidenza del Consiglio (per intenderci, i soggetti a quali è attribuita la responsabilità di direzione di un ufficio dirigenziale generale) beneficeranno di un aumento sul cedolino paga pari a 9.500 euro, mentre i 144 dirigenti di seconda fascia (i responsabili di direzione di un ufficio dirigenziale non generale) siamo vicini ai 6.800 euro. Per i primi l’aumento è di 160 euro lordi al mese, per i secondi di 125.
A offrire la notizia è Il Sole 24 Ore che, nell’edizione di oggi, sottolinea come si tratti di “un altro dei tanti record di Palazzo Chigi. Nell specifico è negli arretrati“.
A gonfiare l’importo delle buste paga è infatti l’arretrato accumulato negli 82 mesi passati senza contratto: basti pensare che solo nei giorni scorsi è stato firmato dalla Corte dei Conti il contratto del 2016/2018, così come per il personale dei ministeri e agenzie fiscali è stato firmato a gennaio quello relativo al biennio 2019/2021. Per non parlare degli altri 1.700 dipendenti che non possiedono la qualifica di dirigenti ancora in attesa di contratto: e gli arretrati, intanto, si fanno sempre più difficili da smaltire.
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