Il 31 marzo 2022 cessa lo stato di emergenza Covid che non sarà più prorogato, e cessano alcune misure restrittive legate al contenimento della pandemia. Dal 1° aprile ci sarà un rientro totale alla normalità? Faremo un completo salto indietro nel tempo di tre anni, tornando a quel 2019 in cui non conoscevamo regole come certificato verde, distanziamento, ecc.?
La risposta è no. Il Governo punta ad passaggio da una fase all’altra, graduale e senza correre rischi sanitari incontrollabili.
E quindi il ritorno alla “normalità controllata” si realizzerà tra aprile e maggio. I dettagli di un prossimo decreto, che sarò approvato la prossima settimana, li svela Il Sole 24 Ore in edicola oggi:
“L’addio allo stato di emergenza il 1° aprile coinciderà anche con lo stop al green pass per tutte le attività all’aperto: dai tavoli di bar e ristoranti agli spettacoli fino agli sport. Una data in cui anche gli stadi torneranno al 100% di capienza (75% i palazzetti) mentre per le altre attività al chiuso dovrebbe restare il certificato verde base (basta il tampone). Dopo un mese, dal 1° maggio, niente più obbligo di green pass anche per tutte le attività al chiuso e quindi oltre a bar e ristoranti anche cinema, teatri e sale da concerto. Il ricorso al tampone continuerà però a servire per andare a lavoro o salire su un autobus o un treno, oltre che per accedere in un ospedale e una Rsa. Un obbligo che potrebbe durare probabilmente fino al 15 giugno quando scade anche l’altro obbligo, quello del vaccino per gli over 50 che resta in piedi con tanto di sanzioni da 100 euro per gli inadempienti che potrebbero scattare già nei prossimi giorni dopo i ritardi accumulati”.
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