C’è ancora molta confusione sugli aspetti principali che riguardano il reddito di cittadinanza, soprattutto dopo che sono cambiate alcune delle sue caratteristiche in seguito alla legge di bilancio di inizio anno.
Ecco quindi che potrebbe essere utile fare un riepilogo generale di quelli che sono gli aspetti fondamentali da sapere per tutti coloro che intendono richiedere il sussidio ma anche per chi già ne beneficia.
I requisiti che obbligatoriamente devono essere rispettati per poter beneficiare del reddito di cittadinanza sono:
Il beneficiario del reddito di cittadinanza inizierà a percepire l’importo a partire dal mese successivo alla domanda per un periodo continuativo di 18 mesi.
Terminato questo periodo è possibile richiedere il rinnovo un numero illimitato di volte, e questo verrà concesso solo previo controllo che nel frattempo i requisiti posseduti dal percettore non siano stati modificati.
Prima di ogni rinnovo, tuttavia, è prevista la sospensione di un mese, tranne nel caso della pensione di cittadinanza, dove la sospensione non avrà luogo.
Il reddito di cittadinanza è cumulabile con:
Gli importi non sono uguali per tutti i percettori del reddito di cittadinanza. Questi variano a seconda di diversi fattori, in primo luogo in base alla situazione economica rilevata tramite l’ISEE familiare in corso di validità.
Un altro fattore che contribuisce alla variazione dell’importo mensile riguarda anche gli altri trattamenti assistenziali e i redditi eventualmente percepiti dalla famiglia. Il nucleo familiare ha quindi diritto al beneficio massimo solo nel caso in cui non percepisca trattamenti assistenziali e altri redditi rilevati nell’ISEE.
La scala di equivalenza è pari a 1 per il primo componente del nucleo familiare ed è incrementata di 0,4 per ogni ulteriore componente di età maggiore di anni 18 e di 0,2 per ogni ulteriore componente minorenne, fino ad un massimo di 2,1, elevato a 2,2 in presenza di componenti in condizione di disabilità grave o non autosufficienza.
A partire dal 2022, con la Manovra, gli importi saranno ridotti se il beneficiario del reddito di cittadinanza rifiuta la prima offerta di lavoro congrua. Nella nuova legge sono considerate congrue tutte quelle proposte di impiego che distano 80 km dalla dimora di residenza (anziché 100 come era fino al 2021), o che possono essere raggiunte entro 100 minuti con l’ausilio di mezzi pubblici. E’ congrua anche un’offerta di lavoro a tempo determinato o part-time.
Si tratta di una riduzione dell’importo costante, pari a 5 euro mensili a partire dal mese successivo a quello in cui si è rifiutata un’offerta di lavoro congrua.
Tale riduzione continuerà fino a raggiungere la soglia minima di 300 euro mensili.
Per richiedere il reddito o la pensione di cittadinanza si può presentare domanda secondo le consuete modalità:
Ma c’è una novità: dal 1° gennaio 2022 la domanda di Rdc equivale a dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro (Did), ovvero il percettore si rende immediatamente disponibile a lavorare.
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