C’è ancora tempo per presentare la domanda per l’indennità di disoccupazione agricola, il sussidio economico destinato a tutti i lavoratori del settore agricolo che nel corso del 2021 hanno perso involontariamente l’impiego. La domanda può essere presentata dallo scorso 1° gennaio 2022 e fino al 31 marzo prossimo. L’erogazione, che avviene in un’unica soluzione, ha un tempo di lavorazione decisamente lungo. Ma prima di vedere quando e come verrà pagata, capiamo meglio in cosa consiste tale sussidio.
L’indennità spetta ai lavoratori, sia italiani che stranieri con regolare permesso di soggiorno permanente, che abbiano i seguenti requisiti:
In questo secondo caso, il sussidio spetta se il lavoratore ha almeno una giornata di lavoro anche non agricola accreditata negli anni precedenti. In caso di contribuzione mista, le giornate presso un datore di lavoro agricolo devono prevalere.
Oltre agli stranieri senza regolare permesso di soggiorno permanente (anche se assunti con contratto di lavoro a termine), non hanno diritto al sussidio i pensionati e i lavoratori iscritti anche a una gestione autonoma o alla gestione separata per l’intero anno o per un numero di giornate superiori a quelle lavorate come dipendente. Ricordiamo inoltre che la disoccupazione agricola non spetta nemmeno agli operai agricoli a tempo indeterminato delle cooperative e loro consorzi che trasformano, manipolano e commercializzano prodotti agricoli e zootecnici prevalentemente propri o conferiti dai loro soci: questi ultimi, infatti, possono presentare all’Inps la domanda per la NASpI.
L’importo è calcolato sulla base della retribuzione: 40% per gli operai agricoli con contratto a tempo determinato (con contributo di solidarietà del 9% applicabile per massimo di 150 giornate) o 30% per i lavoratori a tempo indeterminato.
Il trattamento della disoccupazione agricola copre un massimo di 365 giornate annue. La copertura riguarda un numero di giornate pari a quelle lavorate, da cui vanno detratte:
La domanda può essere presentata telematicamente accedendo con lo SPID sul sito istituzionale Inps. In alternativa, la si può presentare recandosi fisicamente agli uffici di Patronato. In questo caso, è necessario procurarsi la seguente documentazione:
Ricordiamo inoltre che, presentando la dichiarazione dei redditi, con l’ausilio degli uffici CAF il lavoratore può recuperare le eventuali spese detraibili o deducibili (quali spese sanitarie, spese scolastiche, assicurazioni, ecc.) e le detrazioni fiscali che l’Inps non ha correttamente applicato in occasione dell’erogazione dell’indennità agricola nel 2021 e di cui quindi il lavoratore non ha potuto beneficiare.
Quanto tempo impiega Inps per l’elaborazione delle domande? E quando arriva il pagamento della disoccupazione agricola?
Innanzitutto, come anticipato prima, occorre specificare che la Disoccupazione Agricola non viene erogata mensilmente ma in un’unica soluzione. Anche se non è mai possibile sapere con anticipo la data di pagamento visto che Inps non segue un calendario fisso, per dare una risposta ufficiale va consultata la tabella dei tempi di emanazione dei provvedimenti che l’Istituto previdenziale stabilisce ai sensi dalla legge n. 241/1990.
Secondo Inps i tempi di adozione del provvedimento sono di massimo 115 giorni. Si tratta di una tempistica decisamente lunga, ma che tiene conto non solo della data di pubblicazione degli elenchi nominativi, ma anche dell’ultimo giorno utile alla loro consultazione. L’anno scorso, per esempio, gli elenchi annuali degli OTD (operai agricoli a tempo determinato) relativi al 2020 furono pubblicati il 31 marzo 2021 con possibilità di consultazione fino al 15 aprile successivo.
I pagamenti comunque sono da attendersi per i primi giorni di giugno 2022 e fino a tutto il mese di luglio, partendo da coloro che hanno presentato la domanda nei primi giorni dell’anno.
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