Pagamento anticipato delle pensioni per tutto il 2022? I pensionati e i titolari di altri assegni Inps, indennità di accompagnamento, che sono anche clienti di Poste Italiane, potranno continuare ad avere il pagamento anticipato delle pensioni, nel mese precedente a quello di competenza? Ciò sarà possibile anche se il lo stato di emergenza non è stato più prorogato e termina i suoi effetti il 31 marzo?
A leggere il Decreto Riaperture la cui bozza è stata pubblicata in ESCLUSIVA da TuttoLavoro24.it sembrerebbe proprio di sì (per scaricarla clicca qui).
Ma vediamo perchè.
Se fino a ieri non c’erano elementi utili a sostenere che ci poteva essere una proroga del calendario anticipato, che nei mesi della pandemia ha consentito ai titolari di pensione di recarsi presso gli sportelli di Poste Italiane e ritirare in anticipo il trattamento, col Decreto Riaperture cambiano le cose.
Il Decreto infatti prevede che la Protezione Civile, che è il soggetto che dal 2020 fino ad oggi si è occupato – tra le varie cose – di disporre e organizzare il pagamento anticipato delle pensione in Poste, scaglionando i giorni per iniziali di cognome, per evitare assembramenti, possa fino alla fine dell’anno in corso, continuare ad avere questo potere “organizzativo, operativo e logistico“.
La Protezione civile, si legge nel decreto, preserva, “fino al 31 dicembre 2022, la necessaria capacità operativa e di pronta reazione delle strutture durante la fase di progressivo rientro nell’ordinario” e per fare questo può adottare “una o più ordinanze”.
In altri termini fino a dicembre 2022 la Protezione Civile può anche disporre, con ordinanza motivata, la riscossione anticipata delle pensioni in Poste, negli ultimi giorni del mese antecedente a quello competenza.
Se è vero che il decreto, approvato il 17 marzo 2022, assegna questa facoltà alla Protezione Civile, ci si domanda a questo punto se anche il pagamento delle pensioni di fine aprile 2022 sarà anticipato agli ultimi giorni di marzo. E cioè se arriverà nei prossimi giorni una ordinanza in tal senso.
A questa domanda non si può dare nessuna risposta certa fino a che non sarà lo stesso Ufficio di governo ad esprimersi. Ma a questo punto è solo questione di giorni. Quello che si può dire è che la possibilità resta ancora molto viva. Tutto dipenderà dalla situazione dei contagi e dal rischio di trasmissione della variante Covid, e dalle valutazioni che saranno fatte circa i potenziali rischi in situazioni, come quelle degli uffici postali, dove è assai facile che si creino dei pericolosi assembramenti.
A ogni modo la Protezione Civile, a cui spetta la decisione definitiva, secondo il nuovo decreto, deve adottare ogni provvedimento “su richiesta motivata delle Amministrazioni competenti“. Significa che la richiesta deve essere avanzata dal Ministero del Lavoro o dalla stessa Inps. Nei prossimi giorni la situazione sarà più chiara e non è escluso, a questo punto, che già dalla prossima settimana possano giungere notizie ufficiali che ci facciano sapere se ci sarà il pagamento anticipato dei trattamenti pensionistici di aprile negli ultimi giorni di marzo 2022.
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