Sono circa 200.000 le domande dell’Assegno unico figli pervenute a Inps che attualmente sono ferme “in istruttoria”.
A dare evidenza di questa informazione, già nota a molte famiglie che da giorni attendono lo sblocco delle procedura e i pagamenti da parte dell’Istituto previdenziale, è l’edizione odierna del quotidiano Il Sole 24 Ore in edicola, che ha avuto l’opportunità di confrontarsi con gli uffici preposti di Via Ciro Il Grande.
Uno stop temporaneo che sta determinando un ritardo sempre più insostenibile per queste famiglie, che in molti casi non sono neppure messe a conoscenza del motivo di questa istruttoria “lunga” che il quotidiano economico definisce istruttoria “aggiuntiva”:
“le erogazioni in corso riguardano gli oltre 3 milioni di domande inviate entro il 4 marzo scorso per un totale di circa 5 milioni di figli dichiarati: l’Inps fa sapere che la quasi totalità (circa il 98%) sono state accolte e gli importi spettanti verranno versati entro la fine del mese. Solo per 200mila è stata richiesta un’istruttoria aggiuntiva, che l’Inps si propone di concludere presto. I controlli sono sempre centralizzati in base all’incrocio di 12 banche dati, ma potrebbe essere chiesto al cittadino qualche documento in più, ad esempio per accertare i requisiti degli figli maggiorenni”.
Un’istruttoria “aggiuntiva”, dunque, che Inps si è impegnata a concludere “presto“. Da queste parole non sembrano giungere le necessarie rassicurazioni circa una chiusura e liquidazione dell’Assegno entro marzo, soprattutto se si rientra in quella fascia di famiglie a cui l’ente previdenziale ha chiesto di fornire documentazione aggiuntiva.
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