Reddito di Cittadinanza, a 40 percettori una nuova opportunità di lavoro

I percettori del Reddito di Cittadinanza potrebbero presto essere chiamati in servizio all’Anagrafe.

L’idea è dell’assessore ai Servizi Civici di Torino, Francesco Tresso. Nella sede torinese di Via della Consolata ottenere un documento diventa troppo spesso un’epopea, a causa del personale che scarseggia e degli appuntamenti che inevitabilmente vengono fissati anche a distanza di sei mesi. Per questo, la proposta di inserire negli uffici in affanno i percettori del sussidio per aumentare la capacità dei servizi può essere un’opportunità sia per i percettori stessi che per gli uffici, che in questo modo potrebbero smaltire anche gli arretrati. A riportare l’annuncio è La Stampa, che nell’edizione del 22 marzo scorso spiega meglio cosa i nuovi entrati sarebbero chiamati a fare:

“Chi prende il sussidio sarà così reclutato con il compito di fare telefonate e anticipare gli appuntamenti di quanti hanno una scadenza sul calendario molto avanti nei mesi, ma che può essere accorciata con il progressivo recupero delle pratiche ferme. Un ruolo che non necessita di competenze particolari, ma che almeno permetterà di liberare il personale più formato e qualificato, spostandolo dove c’è più bisogno.”

Una trovata simile a quella proposta dal Comune di Messina, che ha avviato un percorso di formazione per 600 percettori e di cui TuttoLavoro24.it aveva già parlato nei giorni scorsi. Stavolta a beneficiare dei posti in Anagrafe saranno una quarantina di percettori, da inserire negli uffici nella città della Mole dalla prossima estate. Come riporta il quotidiano, nelle giornate del 29, 30 e 31 marzo si svolgeranno le preselezioni, a metà aprile le prove scritte ed entro maggio quelle orali.

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