Agricoltura, sì alla coltivazione di 200.000 ettari di cereali in Italia: ecco quando si parte

Circa 200.000 ettari di terreno agricolo italiano può essere messo a disposizione per la semina e coltivazione dei cereali sin da mese di aprile. Lo ha deciso il 23 marzo scorso a Bruxelles, la Commissione Europea, nell’ambito di un cambio di strategia della Politica agricola comune – PAC che punta a valorizzare i terreni a riposo per sopperire alla carenza di grano, cereali e derivati causata dalla Guerra in Ucraina.

Lo si apprende dal quotidiano Il Messaggero nell’edizione del 24 marzo scorso:

“Il via libera al ripristimo delle coltivazioni nei terreni a riposo – secondo le previsioni di Coldiretti – dovrebbe consentire una produzione aggiuntiva di circa 15milioni di quintali di mais per gli allevamenti, di grano duro per la pasta e tenero per la panificazione, necessari per ridurre la dipendenza dall’estero. ‘Un quantitativo – secondo il presidente dell’organizzazione Ettore Prandini – che potrebbe aumentare di almeno cinque volte con la messa a coltura di un milione di ettari lasciati incolti per la insufficiente redditività”.

Coldirett ha anche specificato che tra le regioni italiane più interessate ci sono la Campania con 10.500 ettari, la Lombardia con 11 mila, il Veneto con 12.300 ettari, il Piemonte con 17.544 e l’Emilia-Romagna con 20.200.

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