Oggi a Bruxelles la Commissione europea si riunisce per discutere sul piano per la redistribuzione dei rifugiati ucraini in fuga dalla guerra. In particolare, a tenere banco sarà la proposta arrivata tre giorni fa dai Ministri degli Interni della Germania, Nancy Faeser, e della Polonia, Mariusz Kaminski. Quella tedesco-polacca è, in pratica, una richiesta di aiuto all’Europa e una proposta composta da 2 punti fondamentali per gestire in maniera solidale e univoca l’accoglimento dei 3,8 milioni di rifugiati già arrivati nel vecchio continente.
Vediamo di cosa si tratta, riportando le indicazioni fornite da La Repubblica nell’edizione di oggi.
La prima proposta mossa dai due ministri è di stampo economico. In particolare, Faeser e Kaminski chiedono di adottare “misure straordinarie, un pensiero fuori dagli schemi e un maggiore coordinamento operativo“.
Tra tali misure straordinarie, il riferimento è all’erogazione di €1.000 forfettari per ogni rifugiato accolto, da rinnovarsi ogni 6 mesi. Considerando che i profughi arrivati sono già quasi 4 milioni e che altrettanti sono gli sfollati (fonte dei dati: Unhcr), basta fare un facilissimo calcolo per rendersi conto che i 3,5 miliardi di euro già stanziati dalla Commissione Europea non bastano. La Polonia da sola riceverebbe infatti 3 miliardi, dato che il Paese ha già accolto 3 milioni di profughi, più di tutti gli altri Stati europei. Poi, in base al numero di rifugiati ospitati, ci sarebbero Austria, Cipro, Repubblica Ceca ed Estonia.
Tuttavia, come riporta anche il quotidiano, alla Polonia i fondi del PNRR erano stati bloccati per via del mancato rispetto delle regole dello Stato di Diritto, ossia delle regole base della convivenza democratica europea. Nel caso in cui le venissero accordati questi 3 milioni di euro come aiuti da destinare ai profughi sarà difficile non sbloccare quei fondi sospesi, e lo stesso discorso varrebbe anche per l’Ungheria. Rimane quindi questo nodo da sciogliere.
Il secondo punto della proposta tedesco-polacca riguarda i trasporti. In particolare, i due Ministri chiedono che i profughi vengano informati del fatto che lo status di rifugiato consente di circolare liberamente in ogni Paese europeo e che pertanto deve essere consentito loro non solo di recarsi in un Paese di destinazione diverso da quello del primo approdo, ma deve essergli data anche la possibilità di sceglierlo.
In concreto, per favorire questi spostamenti si parla di promuovere un sistema di trasporti sostanzialmente gratuito. Nella missiva si legge: “La piattaforma di solidarietà dovrebbe sostenere la gestione e l’organizzazione degli arrivi e la definizione di possibili accordi su un trasporto ben strutturato di rifugiati all’interno dell’Ue, ove possibile utilizzando snodi di trasporto per organizzare viaggi in treno, autobus e aerei“.
Sapremo nelle prossime ore, quindi, se tali misure solidali proposte da Germania e Polonia verranno promosse oppure no.
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