Stop all’invio delle domande della Disoccupazione agricola. Con il 31 di marzo si chiudono i battenti dell’Inps sulle istanze dei lavoratori agricoli che chiedono il trattamento di disoccupazione per le giornate non lavorare nel corso del 2021.
TuttoLavoro24.it ha dedicato ampio spazio al sussidio che spetta i lavoratori agricoli giornalieri. Ne sono stati elencati e spiegati i requisiti in questo approfondimento: clicca qui.
Ho fatto domanda della Disoccupazione agricola, quando ricevo il pagamento da Inps? E’ questa la domanda che si pongono gli aspiranti beneficiari. Quanto tempo passa dall’elaborazione della pratica ai pagamenti?
Vale la pena sottolineare che Inps non paga tutti i beneficiari nella stessa giornata. Quindi ciascuna domanda segue tempi diversi, dipende infatti anche dal carico di lavoro della singola sede Inps. Tuttavia se si vuole dare una risposta ufficiale si può prendere a riferimento quello che scrive l’Istituto previdenziale.
I tempi di adozione del provvedimento di accoglimento alla domanda – secondo le regole sul procedimento amministrativo di cui è dotato Inps – sono di 115 giorni. Quindi se ho fatto domanda il 31 marzo riceverò i pagamenti a fine luglio? Certo che no. I 115 giorni costituiscono un termine massimo.
Anche perchè nel frattempo Inps deve provvedere alla “pubblicazione degli elenchi nominativi” annuali. Nel 2021 questi elenchi annuali – relativi al 2020 – degli OTD (operai agricoli a tempo determinato) furono infatti pubblicati il 31 marzo 2021 con possibilità di consultazione fino al 15 aprile 2021.
L’indennità di Disoccupazione agricola non segue le stesse regole della NASpI, che generalmente viene pagata il mese dopo la domanda e si differisce da quest’altra prestazione Inps perchè viene erogata in un’unica soluzione.
E allora quando arrivano materialmente i pagamenti? Sulla base dell’esperienza degli anni precedenti possiamo dire che per chi fa la domanda nei primi giorni dell’anno è possibile che i pagamenti si inizino a vedere entro i primi giorni di giugno 2022, difficilmente a fine maggio. A quel punto, lavorazione dopo lavorazione, i pagamenti poi proseguiranno nelle settimane successive fino a luglio, a volta anche agosto.
Occorre tenere bene presente a mente che questa è la tempistica standard valevole per tutti. E che ad ogni modo dipende dalle elaborazioni e carichi di lavoro delle singole sedi Inps. Inoltre non è raro incappare in errori o omissioni fatti nella fase di presentazione della domanda e nella formazione e consolidamento degli elenchi provinciali, che possono determinare ulteriori ritardi, oppure nella non corretta comunicazione delle giornate lavorate a Inps. Ecco perchè il consiglio è – per tutti – controllare bene la domanda prima di inviarla anche servendosi del supporto di Patronati e altri intermediari esperti.
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