Con le risorse del PNRR il Governo dice ‘stop’ agli insediamenti abusivi dei braccianti agricoli che sono terreno fertile per l’infiltrazione di gruppi criminali che organizzano il fenomeno del Caporalato in agricoltura.
La notizia arriva direttamente dal Ministero del Lavoro che fa sapere della firma del decreto ministeriale da parte di Andrea Orlando.
Si tratta del Decreto ministeriale numero 55 che stabilisce la ripartizione dei 200 milioni di euro assegnati alle Amministrazioni locali: obiettivo superare gli insediamenti abusivi dei braccianti agricoli in coerenza con la “Missione 5 Inclusione e Coesione” del PNRR, che prevede il recupero di soluzioni alloggiative dignitose per i lavoratori del settore agricolo.
Continua la lotta al caporalato e allo sfruttamento dei lavoratori nel settore agricolo.
L’intervento dà esecuzione al Piano strategico contro il caporalato in agricoltura e la lotta al lavoro sommerso, varato nel 2020 ed è parte di una più generale strategia di contrasto al lavoro sommerso e allo sfruttamento dei lavoratori. Le iniziative del Ministero, si legge nella nota, comprendono anche l’aumento del numero degli ispettori del lavoro e la recente sanatoria per i lavoratori agricoli e domestici irregolari.
Con successivi provvedimenti, in accordo con le Amministrazioni regionali e locali, si procederà alla definizione delle procedure per l’assegnazione delle risorse e si definiranno le modalità per la presentazione e approvazione delle progettazioni degli interventi.
La Direzione generale dell’Immigrazione e delle Politiche di Integrazione, in coordinamento con l’Unità di missione PNRR del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali monitorerà l’avanzamento degli interventi e si riserva la facoltà di rivedere il riparto delle risorse in caso di modifiche significative del contesto di riferimento o ritardi nell’attuazione degli interventi programmati.
Per conoscere quali sono i 37 Comuni destinatari delle risorse clicca qui.
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