Assegno Unico 2022, Inps paga direttamente ai figli in un caso

Sono in corso in queste ore le ultime lavorazioni dell’Assegno Unico per i figli di competenza di marzo, la prestazione sociale che da marzo 2022 sostituisce le detrazioni per figli a carico e gli assegni familiari e per il nucleo familiare in busta paga. La platea di cittadini interessati all’Assegno Unico è abbastanza ampia, dato che questo spetta a tutti coloro i quali abbiano figli a carico, cioè facenti parte del nucleo familiare indicato a fini ISEE. In particolare, l’Assegno Unico può essere richiesto per ciascun figlio minorenne e per ciascun figlio maggiorenne a carico, fino al compimento dei 21 anni di età. Per conoscere i requisiti nel dettaglio clicca qui.

Tuttavia, non tutti sanno che la domanda può essere presentata anche da soggetti diversi dai genitori. Nel messaggio Inps n. 4748 del 31 dicembre 2021 si legge:

La domanda può essere presentata da uno dei genitori o da chi esercita la responsabilità genitoriale, a prescindere dalla convivenza con il figlio, dal figlio maggiorenne per sé stesso, da un affidatario o da un tutore nell’interesse esclusivo del minore affidato o tutelato.”

Il figlio maggiorenne può quindi presentare la domanda per l’Assegno Unico in sostituzione di quella eventualmente già presentata dai genitori e chiederne direttamente il pagamento, a patto comunque di essere a carico di non aver compiuto i 21 anni di età. Le condizioni che il figlio deve presentare per richiedere l’assegno sono le stesse che si applicano nel caso in cui siano i genitori a presentare domanda, ossia:

  • frequentare un corso di formazione scolastica o professionale o un corso di laurea;
  • svolgere un tirocinio o un’attività lavorativa e possieda un reddito complessivo inferiore a 8.000 euro annui;
  • essere registrato come disoccupato e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego;
  • svolgere il servizio civile universale.

Per beneficiare e/o fare richiesta di Assegno Unico, il figlio sotto i 21 anni deve possedere almeno uno dei requisiti sopra elencati, ma in caso di disabilità non sono previsti né limiti d’età né condizioni da rispettare: se il figlio è disabile, infatti, la misura è concessa a prescindere da quanto previsto ai precedenti punti, come stabilito da Inps.

Ricordiamo che la domanda per la prestazione può essere fatta in qualsiasi momento. Per le domande presentate fino al 30 giugno l’assegno decorre dalla mensilità di marzo, mentre per le domande presentate dal 1° luglio in poi la prestazione decorre dal mese successivo a quello di presentazione.

Resta aggiornato con noi. Unisciti alla nostra pagina Telegram cliccando qui. E’ gratis!

Non hai l’APP di Telegram? Scaricala gratuitamente cliccando qui.

Segui la nostra pagina Facebook facendo clic qui.

RIPRODUZIONE RISERVATA – La riproduzione, su qualsiasi supporto e in qualsiasi forma, dei contenuti del presente articolo in violazione delle norme sul diritto di autore sarà segnalata all’Agcom per la sua immediata rimozione [Delibera n. 680/13/CONS 12/12/2013].