Inflazione record al 6,7%: aumenta la rata del Reddito di cittadinanza? Cosa dice la legge

Sale senza sosta il tasso di inflazione per nove mesi consecutivi e raggiunge valori da record che non si vedevano dal 1991. Lo ha ufficializzato alcuni giorni fa l’Istat con il suo rapporto periodico che parla di un incremento del livello generale dei prezzi pari al 6,7% su base annua.

L’incremento inflattivo porta con sé l’adeguamento di pensioni e stipendi dei lavoratori dipendenti, ma anche del massimale NASpI, ad esempio secondo dinamiche diverse l’una dall’altra. In alcuni casi si tratta di automatismi (come nel caso delle prestazioni sociali), in altri di elementi che devono essere contrattati dai sindacati (come nel caso degli stipendi dei lavoratori dipendenti).

Ma il Reddito di cittadinanza aumenta con l’inflazione? Esiste un meccanismo automatico o non, che adegui la rata mensile in modo da proteggere il potere di acquisto delle famiglie beneficiarie del Rdc? Insomma se la pasta costa il 13% in più e per far la spesa o pagare le bollette non basta più il budget mensile vi è un sistema che tutela da questi rialzi chi percepisce il “reddito”?

Per dare una risposta certa occorre solo far riferimento alla legge istitutiva del reddito o pensione di cittadinanza. Si tratta del Decreto legge n. 4 del 2019 varato durante il primo Governo Conte, appoggiato dalla Lega e dal M5S.

In esso a proposito della determinazione della rata mensile c’è scritto che questa è calcolata tenendo conto di una componente ad integrazione del reddito familiare fino alla soglia di euro 6.000 annui (che utilizza il moltiplicatore per il corrispondente parametro della scala di equivalenza) e una componente, ad integrazione del reddito dei nuclei familiari residenti in abitazione in locazione, pari all’ammontare del canone annuo previsto nel contratto in locazione, come dichiarato a fini ISEE, fino ad un massimo di euro 3.360 annui.

C’è scritto che il Rdc viene erogato per 18 mesi consecutivi, rinnovabili per altri 18 mesi, con un mese di sospensione. Ma durante i 18 mesi, che si muovono a cavallo di 2 anni di calendario, è prevista una qualche forma di rivalutazione della rata al verificarsi di determinate condizioni? Sì, ma solo se muta l’ISEE. Ad esempio se il beneficiario comunica entro il 31 gennaio dell’anno di avere un indicatore economico patrimoniale più basso, avrà diritto ad un importo più alto (salvo tagli per altre ragioni). Ma non è previsto alcun adeguamento automatico delle rate mensili, né delle singole componenti economiche che fanno parte della scala di equivalenza.

In altri termini il Governo che ha introdotto il Rdc non si è preoccupato di assicurare una rata più alta se i prezzi dei beni della spesa e delle bollette aumentano, e quindi l’inflazione registrata è più alta. Per i percettori resta solo di poter contare sui cd. Bonus sociali sulle bollette, accessibili anche se si percepisce il sussidio Inps.

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