ROMA – Terminato lo stato di emergenza, non bisogna però abbassare la guardia e tenere ancora in piedi le misure di sicurezza, specie sui luoghi di lavoro. Ne sono convinti Ministero del Lavoro, Ministero della Salute, INAIL, Ministero dello Sviluppo Economico e tutte le parti sociali, che ieri si sono incontrate per affrontare il tema del Protocollo di sicurezza anti-Covid sottoscritto il 24 aprile 2020 ed aggiornato il 6 aprile 2021, esattamente un anno fa. E hanno deciso di confermare il Protocollo esistente. E con esso le principali misure regolamentate come l’uso della mascherina, disinfettante, distanziamento e lavoro agile.
“È emersa una volontà comune – si legge di una nota ministeriale – di tenere ferme, allo stato, le misure prevenzionali previste dal Protocollo. Il Protocollo ha funzionato come formidabile strumento di prevenzione del contagio dal virus Covid-19; si tratta di una soluzione unica nel panorama europeo, una soluzione che si è basata sul dialogo costruttivo fra pubblici poteri e parti sociali che ha consentito la prosecuzione e la ripresa delle attività economiche e di salvaguardare la salute e la sicurezza dei lavoratori.
“Le parti hanno concordato che le misure previste dal Protocollo devono continuare ad essere applicate anche nell’attuale fase perché il venir meno dell’emergenza pandemica, lo scorso 31 marzo 2022, non ha fatto venire meno l’esigenza di prevenzione dei contagi, che continuano a destare preoccupazione”, continua la nota.
“Si è infine convenuto di aggiornare il tavolo di confronto alla fine di aprile per verificare l’andamento dei contagi e quali misure mettere in campo per l’aggiornamento dello strumento”, conclude la nota.
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