Stanno arrivando in queste ore i pagamenti della NASpI di aprile relativa a marzo 2022. Tale sussidio di disoccupazione non agricola è un aiuto economico significativo per tutti coloro i quali hanno perso il lavoro involontariamente (consulta la guida di TuttoLavoro24.it per sapere a chi spetta) e pertanto il giorno del pagamento è sempre molto atteso. A volte però questo può riservare delle amare sorprese. È ciò che ci segnalano alcuni lettori, che hanno ricevuto un importo NASpI più basso rispetto a quanto previsto dall’assegno mensile. Perché Inps ha erogato un importo più basso? Scopriamolo.
Un primo motivo è sicuramente da ricondurre al décalage, ossia il taglio del 3% ogni mese dell’importo NASpI dal quarto mese di erogazione (clicca qui per capire meglio di cosa si tratta). Pertanto, chi prende NASpI già da un po’ di tempo saprà per certo che l’importo del sussidio diminuisce regolarmente. Un altro motivo è senz’altro da riscontrare nel giorno in cui si è fatto istanza per la NASpI. La decorrenza del pagamento di tale sussidio infatti non decorre dal giorno successivo al licenziamento, bensì dipende dal giorno in cui il lavoratore ne presenta la richiesta. Entrando più nel dettaglio, il pagamento decorre:
Pertanto, se per esempio una persona venisse licenziata in data 31/05 con contratto a tempo determinato e presentasse la domanda il 03/06, la NASpI decorrerebbe dal giorno 08/06 (come indicato dal punto 1). Con molta probabilità, in questo caso il primo pagamento non sarà di 30 giorni ma di 22 giorni: ecco spiegato perché l’accredito della NASpI avrà un importo più basso.
Infine, un’ultima causa a cui ricondurre un importo più basso della NASpI e sempre collegata al giorno in cui si presenta la richiesta di NASpI è il frazionamento dell’accredito. Tale meccanismo, però, riguarda solo il pagamento delle nuove domande. A seconda del giorno di decorrenza della NASpI, infatti, i primi pagamenti del sussidio di disoccupazione possono avvenire in momenti diversi:
Sulla base di questo calendario, può capitare dunque che il primo pagamento della Naspi avvenga solo per 8 giorni. Infatti, se l’istanza di NASpI viene presentata entro l’ottavo giorno dalla cessazione del rapporto di lavoro il pagamento parte dall’ottavo giorno. Quindi, se il contratto scadesse alla fine del mese (come accade ai lavoratori con contratto a tempo determinato), ad esempio il 30, in questo caso l’Inps pagherà una prima quota solo per 8 giorni, quelli che vanno dall’8 fino al 15 del mese precedente. Per l’accredito del resto della mensilità bisognerà aspettare i giorni successivi.
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