Da Pasqua al 1° maggio, i sindacati: “negozi chiusi, ecco perché”

Pasqua, negozi aperti o negozi chiusi? Ogni anno tornano alla ribalta gli stessi dubbi su quanto sia opportuno tenere aperte le attività commerciali durante le festività pasquali. Se da un lato della medaglia c’è l’esigenza di tenere aperti i negozi per via del flusso dei turisti che per Pasqua sono finalmente tornati a viaggiare, dall’altro c’è la voglia dei lavoratori di trascorrere le feste in famiglia. Come riportato da L’avvenire nell’edizione del 16 aprile, a tornare sull’argomento sono Filcams, Fisascat e Uiltucs Lombardia, che in una nota congiunta scrivono:

“Anche quest’anno la maggior parte delle aziende della grande distribuzione e del commercio ha deciso di tenere aperti i propri negozi nelle giornate di Pasqua, Pasquetta, 25 aprile e 1° maggio, non consentendo a migliaia di lavoratrici e lavoratori del settore di poter passare le festività in famiglia. […] La liberalizzazione selvaggia degli orari commerciali non ha riscontrato aumenti dell’occupazione né rilanci dei consumi, mentre lavoratrici e lavoratori hanno visto peggiorare le condizioni di vita e lavoro.”

Secondo i due sindacati, dunque, l’apertura dei negozi durante le vacanze di Pasqua, 25 aprile e 1° maggio non apporterebbe nessun beneficio significativo ai commercianti e i guadagni incassati in questi particolari giorni dell’anno non giustificherebbero comunque l’apertura delle attività che, anzi, inficerebbe solo sulla condizione di vita e di lavoro dei lavoratori.

L’iniziativa si aggiunge a quelle già in atto in altre Regioni: per approfondire clicca qui.

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