In queste ore Inps sta pagando l’Assegno Unico Universale per i figli a carico. In alcuni casi si tratta del pagamento della mensilità di aprile perché marzo si è già ricevuta, in altri si tratta ancora della mensilità arretrata di marzo. Ma c’è anche chi otterrà aprile prima ancora di ricevere marzo. In qualunque delle tre situazioni si versi, se la domanda dell’Assegno è stata accolta non c’è da preoccuparsi visto che Inps pagherà gli arretrati in qualsiasi caso (a meno che la domanda per l’Assegno unico non venga presentata dopo il 30 giugno 2022, ma questa è un’altra storia).
Maggiori preoccupazioni, invece, riguardano chi sul proprio Fascicolo Previdenziale del Cittadino ha visto comparire qualcosa sotto la dicitura “Evidenze”. Se la domanda è stata accolta senza remore, sul Fascicolo dovrebbe presentarsi la scritta “nessuna evidenza“, così come mostrato nell’immagine:
Se invece sotto la scritta “Evidenze” compaiono ulteriori diciture occorre prestare maggiore attenzione. Tali “evidenze” infatti sono quelle che usa Inps per motivare il respingimento della domanda di Assegno Unico. Pertanto, se compaiono delle evidenze significa che Inps non ha accolto la domanda per la prestazione. Praticamente, in questo modo viene fornita una risposta chiara al quesito “perché Inps ha respinto la domanda?“.
Un’operazione di trasparenza, per così dire, messa in atto dall’Istituto di Via Ciro il Grande per spiegare a tutti coloro i quali non riceveranno l’accredito il motivo di tale decisione. Inps infatti paga l’Assegno Unico (così come tutte le altre prestazioni) solo in presenza di determinati requisiti, che TuttoLavoro24.it ha ampiamente illustrato nella guida dedicata, consultabile qui. Se anche uno solo dei requisiti manca, Inps non potrà effettuare il pagamento e l’apposita casella è proprio lo strumento usato dall’Istituto per indicare il requisito assente.
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